Due misure cautelari per stalking e maltrattamenti in famiglia

I Carabinieri della Stazione di Campobello di Mazara, comandata dal Maresciallo Maggiore Fiorentino Pietro, in concomitanza con la giornata internazionale contro la violenza di genere, hanno eseguito due misure cautelari emesse dal Tribunale di Marsala, per i reati di stalking e maltrattamenti in famiglia.

La misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa è stata emessa, in conclusione di una lunga attività di indagine svolta sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Marsala, nei confronti di un uomo 44 enne, castelvetranese, resosi responsabile di presunti atti persecutori nei confronti dell’ex convivente, una 39enne originaria di Castelvetrano.

Per la donna, i problemi erano iniziati già durante il periodo di convivenza con l’uomo, che era solito rincasare ubriaco e che in diverse occasioni aveva maltrattato fisicamente e verbalmente la donna e la figlia minorenne di lei, per poi proseguire anche dopo la fine del loro rapporto, con continue minacce e vessazioni per futili motivi.

Sempre a Campobello, i Carabinieri hanno eseguito la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Campobello di Mazara, emesso dal Tribunale di Marsala, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione, nei confronti di un giovane 19enne. Il ragazzo, assuntore di sostanze stupefacenti, avanzava continue richieste di denaro alla madre con reazioni violente nei casi in cui non otteneva quello che voleva. Le indagini svolte hanno permesso, quindi, di accertare le ripetute violenze perpetrate dall’uomo nei confronti della madre e che avevano portato la donna a richiedere l’intervento dei militari dell’Arma in svariate circostanze.

Gli odierni risultati sono frutto del quotidiano impegno profuso dall’Arma e dalla vicinanza con il cittadino, da sempre alla base del rapporto fiduciario instaurato tra i Carabinieri e la popolazione. In entrambe le circostanze, i militari, nello svolgimento degli interventi e delle successive indagini, non hanno mai sottovalutato le richieste d’aiuto pervenute ed hanno fornito alle donne vittime di violenza una rete di protezione attenta e professionale.

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