“Unabomber” siciliano va a processo

Sparacio con una usb esplosiva causò il ferimento di un poliziotto

La Procura di Trapani ha chiesto e ottenuto dal gup, il giudizio immediato per il palermitano Roberto Sparacio. L’udienza è stata fissata per il 18 ottobre. La vicenda è quella che ha visto sfortunato protagonista un poliziotto della sezione di pg della Procura, Gianni Aceto. Restò gravemente ferito mentre si apprestava a verificare al computer il contenuto di una “usb”, oggetto di una denuncia da parte dell’avv. Monica Maragno. Non appena la “chiavetta” venne inserita dal poliziotto nel pc, esplodeva, causando gravi ferite all’agente. Le indagini coordinate dal pm Antonio D’Antona hanno permesso la individuazione di Sparacio, che poi tratto in arresto  confessò la sua responsabilità. Aveva riempito di polvere esplosiva quella “usb” , mandandola per posta all’avvocatessa Maragno, per vendicarsi di una procedura civile che lo riguardava. La Maragno si insospettì avendo ricevuto quella usb come se fosse stava inviata dagli uffici dell’Ordine degli avvocati. Accertò che così non era recandosi direttamente negli uffici del foro di Trapani, dove negarono di averla inviata. Lo stesso presidente dell’ordine formalizzò quindi una denuncia, mandando la usb in Procura. Nella fase dell’accertamento quindi l’esplosione. Sparacio, indicato come “unabomber siciliano” ha ammesso ogni cosa, svelando che anni prima aveva anche causato il ferimento di un geometra del Comune di Pantelleria, isola nella quale risiedeva, mandandogli un pacco bomba.

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