Questione rifiuti. Fareambiente: “”Gli strumenti normativi esistenti, adottati dal Sindaco in maniera oltremodo tardiva, avrebbero potuto fare si che l’Amministrazione cittadina intervenisse per tempo evitando il grave sfregio operato alla città”

“L’Associazione Fareambiente Movimento Ecologista Europeo laboratorio di Alcamo presieduta dalla scrivente Anna Lisa Guggino, sente la necessità di essere ascoltata dalla SS.LL., di richiedere un Vostro autorevole intervento in materia di rifiuti solidi urbani affinché non abbiano a ripetersi situazioni come quelle che la città di Alcamo si è trovata a vivere durante le appena trascorse festività Pasquali e quelle appena seguenti”. inizia così una lettera che Fareambiente indirizza al Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, all’assessore Pierobon e al Sindaco di Alcamo Domenico Surdi.

Ma la lettera non è solo un invito all’ascolto, ma anche a fare presto nell’attuazione del Piano Rifiuti, infatti si legge: “Premesso che la gestione complessiva dei rifiuti è affidata alla competenza della Regione, in coerenza con la normativa nazionale di settore ed in particolare con il D.lgs. 152 /2006, la nostra Associazione riconosce al Governo da lei presieduto il merito di avere finalmente approvato il Piano Rifiuti Regionale.
I contenuti del piano possono essere più o meno condivisi, ma sono state operate delle scelte, ed è ciò che il Politico che in un dato momento storico rappresenta una popolazione è chiamato a fare.
Tuttavia il piano potrà diventare operativo in tempi che certamente non potranno essere brevissimi e dunque, nelle more della completa attivazione del nuovo sistema di gestione, potrà accadere ancora quanto si è verificato nella nostra provincia a causa della indisponibilità, per cause diverse, di impianti dove conferire la frazione organica dei rifiuti”.

Nella lettera anche un riferimento alla situazione alcamese, “in parte ancora non risolta, di un accumulo per le vie cittadine di cumuli di organico con conseguente produzione di percolato e con l’emissione di gas da fermentazione che hanno ammorbato l’aria della città, richiamando animali nocivi”.

“Gli strumenti normativi esistenti, adottati dal Sindaco in maniera oltremodo tardiva – continua la lettera – avrebbero potuto fare si che l’Amministrazione cittadina, a causa delle emergenze igienico sanitarie verificatesi sul territorio, intervenisse per tempo evitando il grave sfregio operato alla città, evitando che ai nostri figli, tornati a casa per le vacanze di Pasqua, andassero via con l’immagine di una città devastata e che gli stranieri presenti per il periodo festivo portassero in giro in Italia e nel mondo una immagine di Alcamo che la città e i cittadini non meritano”.

“Pertanto – conclude – preghiamo le SS.LL. di adoperarsi, affinché si porti a compimento nel breve tempo quanto sopra richiesto e auspicato, ma intanto Vi preghiamo di attivare i Responsabili degli Enti Locali, ed in particolare i Sindaci, nei casi di emergenze come quello ora descritto, ad assumere in tempi brevissimi le responsabilità che competono loro, secondo la vigente normativa, per garantire sicurezza, decoro e dignità alle città e ai cittadini che rappresentano”.

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