Raccogliere plastica e trovare una tartaruga, purtroppo morta

Ieri pomeriggio una famiglia alcamese, che raccoglieva la plastica per liberare la spiaggia di Alcamo Marina da tali “ospiti” non graditi, ha trovato una tartaruga “caretta caretta”, purtroppo senza vita. L’esemplare aveva in bocca una lenza, ci racconta chi l’ha trovata, ma l’amo non era visibile, questa forse la causa del decesso.

Questa storia porta alla memoria casi di ritrovamenti di tartarughe “caretta caretta”, certe volte con risvolti positivi, cioé esemplari che, dopo essere soccorsi e liberati di questi corpi estranei, sono stati rimessi in libertà, altri, come questo, con risvolti negativi. In alcuni casi è protagonista anche la plastica, non quella raccolta che con senso civico dalla famiglia alcamese, ma quella che purtroppo, certe volte, inquina il mare e viene ingerita dalle tartarughe o altre creature del mare, provocando loro danni. Danni che si ripercuotono su tutti, anche gli essere umani sia per una questione di inquinamento, sia per una questione legata “all’equilibrio naturale”, infatti tutte le specie sono necessarie per la sopravvivenza di tutto ciò che fa parte della natura, tante volte martoriata dall’essere umano.

Una vicenda, due denunce sociali e ambientaliste:

– il mare per molti simbolo di libertà e purezza diventa “ostaggio” della plastica;

– azioni sconsiderate dell’essere umano che porta la morte di animali liberi che solcano i nostri mari.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteVinOlio, conferenza al “Mattarella Dolci”
Articolo successivoI “postini” del boss