Fazio va a processo

Mare Monstrum: va a processo l’ex sindaco ed ex deputato, per il giudice De Lipsis atti a Roma

Oggi pomeriggio il gup del Tribunale di Trapani, giudice Grillo, ha disposto, accogliendo la richiesta delle difese, il trasferimento al Tribunale di Roma degli atti d’indagine dell’operazione “mare Monstrum”, la cosiddetta “tangentopoli del mare”, relativamente alla posizione dell’ex presidente del Consiglio di giustizia amministrativa, giudice Raffaele De Lipsis, indagato per traffico illecito di influenze. Sarebbe stato avvicinato dall’ex deputato regionale Fazio per cercare di far vincere alla società armatrice degli armatori Morace, Ustica Lines (poi Liberty Lines), un ricorso contro la Regione siciliana, capovolgendo la sentenza pronunciata dal tar che aveva dato torto ai Morace. Il gip ha riconosciuto che il reato sarebbe stato commesso nella capitale, dove Fazio andò ad incontrare l’amico De Lipsis. Rinvio a giudizio invece al 5 Giugno prossimo, dinanzi al Tribunale di Trapani, collegio presieduto dal giudice Agate, per l’ex sindaco Fazio accusato di aver fatto mercimonio del proprio incarico parlamentare, per sostenere le ragioni della Ustica Lines. Fazio è accusato di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio (sfruttando alcune conoscenze di atti depositati alla commissione regionale antimafia quando lui era vice presidente e presidente era l’attuale presidente della Regione Musumeci) e quindi anche traffico illecito di influenze. Il troncone trapanese è tutto concentrato su Girolamo Fazio a capo, per i magistrati, di un vero e proprio “cerchio magico”. A Fazio è contestata anche la condotta tenuta a proposito dell’assegnazione alla compagnia armatrice del Morace di una parte delle banchine del porto di Trapani, esercitando, secondo i pm, pressioni sulla dirigenza dell’Irsap, l’ex consorzio dell’area industriale, che ne deteneva il controllo. Un altro troncone dell’indagine è nelle mani dei pm di Palermo che hanno fatto notificare agli indagati l’avviso di conclusione delle indagini e chiesto al gup del Tribunale di Palermo il rinvio a giudizio: anche lì è indagato Fazio assieme agli armatori Vittorio ed Ettore Morace, padre e figlio, nonché indagati sono dirigenti e funzionari della Regione. Troncone d’indagine per il quale contro Vittorio Morace è scattato un sequestro per equivalente per 10 milioni di euro (i contributi ottenuti dalla Regione per la Procura in maniera illecita). In questo troncone palermitano sono indagati anche l’ex governatore Rosario Crocetta, l’ex sottosegretario Simona Vicari, l’ex dirigente della Regione Salvatrice Severino.

Questa la dichiarazione dell’ex sindaco ed ex deputato regionale Mimmo Fazio all’esito della decisione del giudice che lo ha rinviato a giudizio. “Finalmente potrò incominciare a difendermi visto che in tutto questo periodo sono stato massacrato con servizi a senso unico come se fosse la verità assoluta accertata con sentenza. Da uomo di legge quale mi sento -continua Fazio- nutro una profonda fiducia nella giustizia e avrò senza dubbio l’opportunità di confutare le contestazioni che mi vengono mosse.” 

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.