Omicidio Nicoletta Indelicato, la confessione e il ritrovamento del corpo

Coltellate e benzina per bruciare il corpo, la confessione e il ritrovamento del corpo della vittima nelle campagne di Marsala

Nicoletta Indelicato

MARSALA. Questa notte i Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno tratto in arresto – in esecuzione del decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Marsala – il 34enne Bonetta Carmelo e la 29enne Buffa Margareta, entrambi residenti a Marsala. Gli stessi sono indagati per l’omicidio e la soppressione di cadavere di Indelicato Nicoletta, la cui scomparsa era stata denunciata dai genitori nella giornata di domenica. Il corpo della giovane 25enne è stato rinvenuto dai Carabinieri in una campagna di Contrada Sant’Onofrio a Marsala.Da subito i militari dell’Arma avevano cominciato le attività d’indagine – coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala – finalizzate al rintraccio della ragazza, scavando nel suo passato, analizzando le frequentazioni e soprattutto ricostruendo i movimenti antecedenti alla scomparsa. Infatti, proprio grazie all’acquisizione delle immagini di videosorveglianza di un noto locale marsalese, la Indelicato è stata notata nelle prime ore di domenica 17 marzo in compagnia della Buffa. Da quel momento i Carabinieri hanno iniziato a concentrare le proprie indagini proprio su quest’ultima e sul suo fidanzato Bonetta Carmelo. I due vengono ascoltati più volte, fornendo dichiarazioni contrastanti con gli elementi acquisiti dai Carabinieri nel corso delle indagini. Alla fine, è proprio il Bonetta – di fronte alle contestazioni mosse dal Pubblico Ministero e dai militari dell’Arma – a confessare il delitto. Da lì il rinvenimento del cadavere in una campagna marsalese sita in Contrada Sant’Onofrio, non molto distante dall’ospedale “Paolo Borsellino”. Dalla ricostruzione dei fatti, emerge come la Buffa – domenica notte – si sia intrattenuta con la Indelicato in un locale marsalese per poi spostarsi in auto verso la campagna sopra citata. Lì il Bonetta – nascosto nel portabagagli dell’auto – l’avrebbe colpita più volte con un coltello e, utilizzando della benzina, avrebbe dato fuoco al cadavere. Alla base dell’efferato omicidio, verosimilmente delle pregresse discussioni tra i tre giovani per futili motivi. Al termine delle formalità di rito, il Bonetta è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Trapani mentre la Buffa al Pagliarelli di Palermo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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