8 marzo, al Teatro Apollo in scena “Io non sono Bernarda”

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. In occasione dell’8 marzo, giornata internazionale dalle donna, andrà in scena al Teatro Apollo Anton Rocco Guadagno “Io non sono Bernarda”, riflessione suo ruolo della donna nella società, da Gabriel Garcia Lorca al Decreto Pillon. Lo spettacolo è stato promosso dal circolo Metropolis, dal gruppo Contaminazioni e dal Comune di Castellammare del Golfo e prende spunto dal dramma di Garcia Lorca “La casa di Bernarda Alba”. L’appuntamento è alle 18:30 al Teatro Apollo, ingresso con contributo libero.

“La manifestazione prende spunto dalla messa in scena del secondo atto del dramma “La casa di Bernarda Alba”, che Lorca scrisse nel 1936, all’inizio della guerra civile spagnola, un affresco lucido e feroce della società patriarcale del tempo e del ruolo subalterno subito ed agito al tempo stesso dalle donne, anche in assenza della figura maschile. Pur essendo datato il testo mantiene una sua drammatica attualità, in una società in cui vecchi stereotipi sono solo apparentemente superati e in cui si assiste a un preoccupante tentativo di cancellare le libertà personali e sociali faticosamente conquistate dalle donne negli ultimi decenni”.

“Dentro la casa-prigione di Bernarda Alba si agitano i desideri, le ansie, gli aneliti delle cinque figlie il cui destino è determinato dalla madre, custode inflessibile di un sistema patriarcale che ella stessa incarna fino alle estreme conseguenze. Il dramma mette in scena il conflitto tra il bisogno di libertà, espresso dalla giovane Adele, e la volontà di dominio di Bernarda, tesa a salvaguardare l’onore della famiglia e la gerarchia dei rapporti, assumendo in s é il ruolo del padre-padrone. Il dramma esplode quando nel microcosmo femminile della casa irrompe la figura maschile di Pepe il romano, promesso sposo della figlia più anziana, oggetto del desiderio e della passione di Adele e delle altre”.

Personaggi ed interpreti – Bernarda Alba: Manuela Borruso, Adele: Federica Sottile,  Ponzia: Federica Coppola, Martirio: Claudia Gianquinto, Angustias: Giuliana Navarra, Amelia: Rosanna Fasulo, Maddalena: Flavia Petronella. Regia di Paolo Arena

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedentePorto: tre milioni di euro a salvaguardia dei lavori di messa in sicurezza fermi dal 2010
Articolo successivoGiornata internazionale della donna: Cgil, Cisl e Uil insieme al Trapani Calcio inaugureranno murales