La Lega Nord approda ad Alcamo e il dibattito politico si infiamma

Dopo l’uscita dell’intervista al portavoce della Lega Nord sul nostro giornale, tanti i commenti sulla nostra pagina Facebook e anche in giro per la città se ne parla parecchio. La prima reazione a mezzo stampa è arrivata dal Partito Democratico che, evidentemente, ha digerito poco l’attacco al partito, che fino a poco tempo fa, ha governato il Paese.
Ma facciamo un passo indietro. La maggior parte delle critiche fatte al partito del vice ministro Salvini, erano riferite al passato, quando la Lega Nord usava parole pesanti e offensive nei confronti del meridione d’Italia e per la Sicilia. Famose, poi, sono state le battaglie condotte dalla Lega Nord per la secessione e l’indipendenza della Padania. Le spiegazioni date dal portavoce della lega si basano sulla differenza tra la Lega Nord di Bossi e la nuova Lega del vice premier Salvini. A questo punto, sono tante le domande che vengono in mente: ma Salvini non è il “figlio” politico di Bossi? E cosa andava dicendo e scrivendo, fino ad un paio di anni fa contro i meridionali? È possibile adesso cancellare con un colpo di spugna tutto quanto è stato detto e scritto? In politica (forse) sì!
È vero, che la Lega Nord ha cambiato idea sulla secessione e il linguaggio offensivo nei confronti dei meridionali non viene più fuori ma, in tanti hanno visto nell’operazione portata avanti da Salvini, solo una mossa astuta che ha permesso alla Lega di diventare un partito nazionale facendola uscire dai confini delle regioni del nord Italia. Intuizione che Umberto Bossi ha sempre respinto forse, per mantenere la linea del duro e puro, per l’indipendenza della Padania e per non tradire la vocazione storica del partito.
Interessante parte della risposta data dal portavoce alcamese quando dice: “A noi prima di tutto e tutti interessa il nostro territorio, la nostra Alcamo, la nostra Sicilia, stiamo lavorando ad un progetto di rinascita dell’Italia” e sono convinto della bontà di tali affermazioni ma, mi chiedo come si comporteranno i leghisti del Nord, rispetto a temi come le infrastrutture, vedi l’alta velocità in Sicilia e nuove autostrade? O il problema della pesca e dell’agricoltura siciliana per una maggior competitività sui mercati nazionali ed esteri? E ancora, sui soldi che ogni anno lo stato centrale deve trasferire per la famosa autonomia regionale alla Sicilia e che tanti vorrebbero cancellare? Vedremo se la voce e gli interessi di questa regione verranno ascoltati o una volta di più saranno pressoché ignorate.

E arriviamo agli attacchi diretti al PD. Ad un certo punto ecco arrivare una “bordata” dritta al PD quando Rocca dichiara: “In un momento come questo di grande confusione, bisogna mettere ordine e ridare all’Italia più sovranità, più forza su tutti i fronti e non soccombere sotto gli spregevoli affari e interessi di burocrati al soldo di multinazionali e banche d’affari, bisogna rimettere in piedi un paese distrutto e mortificato dal PD”. A queste affermazioni chiaramente la risposta del PD alcamese non è tarda ad arrivare e, tramite un comunicato stampa, dicono che non si accettano lezioni da chi rappresenta un partito che “ha ricevuto una condanna definitiva per avere rubato 49 milioni di euro dalle casse dello Stato italiano”; il comunicato prosegue ancora: “Siete solo saliti su una barca che, al momento, viaggia con il vento in poppa e con “i porti chiusi” alla cui guida si trova un “capitano” cinico e oltremodo spietato, tutto questo per mero opportunismo politico provenendo da tutt’altra fazione politica e avendo ricoperto anche incarichi di rilievo in amministrazioni locali precedenti”. Insomma, anche i democratici non le hanno di certo mandate a dire.

A questo punto possiamo affermare che lo sbarco della Lega ad Alcamo non è passato di certo inosservato e se queste sono le premesse che porteranno alle elezioni europee di maggio… ne vedremo e sentiremo delle belle!

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Fulvio Catalanotto nasce in Sicilia, terra, secondo lui, al centro del mondo. Formatore ed esperto dei processi formativi con la passione per la comunicazione e l'informazione. È un ascoltatore cronico di Rosa Balistreri.