Una tavolata che unisce le diverse culture: “Questa è la Castellammare che accoglie”. FOTO

Oltre duecento tra cittadini e volontari per una tavolata speciale. Parola d’ordine: accoglienza.

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Una giornata dal doppio significato quella di ieri, tra incontri e manifestazioni in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, fino ad arrivare alla tavolata dei popoli che ha riempito l’aula consiliare di Castellammare del Golfo. Dalle 12 fino alle 16 cittadini, volontari e giovanissimi hanno riempito il corso Bernardo Mattarella per dire “no” alla violenza contro le donne ma “si” all’accoglienza e all’integrazione tra le diverse culture. L’evento di ieri segue quelli di Alcamo e Trapani sulla scia dell’iniziativa “Un Mediterraneo di Pace”.

Una mega tavolata a ferro di cavallo imbandita di fiori e frasi sui temi dell’immigrazione, pace e fratellanza. Un fiume di gente, di cittadini, di migranti ospiti dei centri di accoglienza del territorio, gli scout, i ragazzi delle scuole, cittadini in difficoltà economiche e commercianti hanno mangiato fianco a fianco nel nome dell’integrazione dell’amore per il prossimo. Il pranzo, offerto da ristoratori, imprese e supermercati locali, si è svolto in due turni. Sono stati infatti oltre duecento i partecipanti che a turno hanno pranzato con piatti tipici locali e stranieri. I volontari delle diverse associazioni hanno servito e distribuito i pasti. A seguire balli, canti e racconti.

Un clima di festa, di allegria, integrazione e solidarietà tra cittadini e stranieri. I ragazzi dei centri di accoglienza, sorridenti, hanno dialogato con molti cittadini curiosi di ascoltare le loro storie e le loro emozioni. Rumeni, tunisini, pachistani, marocchini, tutti intorno ad un’unica grande tavolata. “La tavola è trazzera si dice dalle nostre parti. – ha esordito Mariangela Galante, tra le organizzatrici dell’evento – Siamo davvero felici della massiccia partecipazione dei nostri concittadini, questa è la Castellammare che accoglie e che sa essere presente. Ringraziamo tutti i volontari e i ristoratori che si sono offerti di preparare tutti i piatti, grazie anche al nostro Comune che ha aperto le porte accogliendoci in questa sala. Il razzismo è figlio del pregiudizio, sedetevi, mischiatevi, contaminatevi …” – ha concluso rivolgendosi agli ospiti.

Il menù è stato preparato magistralmente da diversi chef e attività locali, tra i piatti: insalata di riso, pizza, insalata di pollo, arancine, panelle, caponata, anelletti a forno, pane cunzato, tabulè di verdure, cous cous, praticamente un mix di piatti tipici della tradizione siciliana e africana. Infine dolci di ogni genere, caffè e frutta.

“La Castellammare solidale ha risposto benissimo, – ha sottolineato Mariangela Galante ad Alqamah.it – abbiamo aperto le nostre porte a tutti, a chi è ospite, a chi è straniero o semplicemente di passaggio. Vogliamo dire no ai porti chiusi, no al razzismo e no ad una politica discriminatoria. Anche noi siamo stati migranti e adesso, invece, dobbiamo essere accoglienti. È giusto accogliere e integrare queste persone, ci deve essere quindi un cambio di paradigma perché lo straniero è un’opportunità per tutti noi. Questa tavolata con la giornata del 25 novembre si coniuga benissimo: il nostro è un coordinamento spontaneo fatto in gran parte di donne. Insieme abbiamo lavorato “unite per unire” le diverse realtà locali intorno ad una stessa tavolata. Con questo vogliamo dire che per noi non c’è differenza di genere e nessuno è diverso dall’altro.”

Presente anche il movimento politico “Cambiamenti”: “Abbiamo aderito con molto piacere all’iniziativa perché per noi è fondamentale l’integrazione tra i popoli. Gli immigrati – ha affermato Carlo Navarra di “Cambiamenti” ad Alqamah.it – non sono solo numeri, sono soprattutto persone. Ma è anche un modo per andare contro una politica che negli ultimi tempi si sta manifestando sempre più contraria a forme di accoglienza ed integrazione. Stiamo attraversando un periodo di paura, i cittadini hanno sempre più paura del “diverso” e dello straniero. La giornata di oggi riunisce non solo le diverse associazioni locali, ma anche i cittadini.  Per questo noi come movimento abbiamo dato il nostro contributo per la riuscita dell’evento”.

“Sono molto felice di essere qui, è davvero una bella iniziativa. La città di Castellammare sta dimostrando molto affetto per noi stranieri” – ha affermato un ragazzo ospite in un centro di accoglienza del territorio.

Nel pomeriggio anche la visita del Vescovo di Trapani Mons. Pietro Maria Fragnelli che si è soffermato con i partecipanti: “Sono molto felice di essere qui tra di voi in questo giorno speciale. La violenza spesso nasce dall’indifferenza, e voi qui state dando un grande esempio di amore e speranza” – ha sottolineato il Vescovo. “Oggi abbiamo voluto dire che alla nostra tavola nessuno è straniero e che Castellammare è una città aperta” – ha concluso invece Mariangela Galante.

La Tavolata della Pace è stata promossa da: Circolo Metropolis, Genitori di Buona Volontà, CIF, Cittattivarsi, Trinart, Cambiamenti, Insieme si può, Contaminazioni, Ass. La Mano di Francesco – SPRAR Balata di Baida, Consorzio Solidalia – CAS Alcamo, La Traccia, Beni Culturali Sicilia, Kernos, Coop. Unione delle Famiglie, Fattoria Sociale, CESVOP, ENPA, Società Operaia, Fiore Daphne, SOS Tuttofare, Centro di Solidarietà Nicola Coppola, Ass. Angeli per la vita- Alcamo, Centro Culturale “Peppino Caleca”, UNITALSI, AVULSS, Castello Libero Onlus, Libera Presidio “Piersanti Mattarella” di Castellammare del Golfo con il patrocinio del Comune di Castellammare del Golfo e diverse attività commerciali e ristoranti della città.

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.