Riserva Egadi, atto secondo

Favignana, la commissione Amp chiede la revoca del bando per la scelta del direttore. Braschi annuncia: “non mi candido”. Pagoto: “si va avanti”

Avevamo visto bene raccontando dei retroscena riguardanti la nomina del nuovo direttore dell’Area Marina Protetta della Egadi. Oggi la commissione consiliare ha infatti votato per la revoca del bando pubblicato dall’Amministrazione comunale per individuare il nuovo direttore. Quello in pubblicazione è il terzo bando consecutivo che è stato diffuso, dopo che nei primi due erano stati riscontrati degli errori. Per la commissione consiliare nemmeno il terzo bando va bene e quindi hanno chiesto la sua revoca e la diffusione di un nuovo bando, il quarto. Situazione che conferma benissimo quello che abbiamo percepito, e cioè che qualcuno sta operando per nominare un direttore da “manuale Cencelli”, più politico che tecnico. Cosa che noi pensiamo non farà alcun bene per i destini della riserva marina delle Egadi che nell’ultimo decennio ha visto tecnici parecchio preparati alla sua guida, Luigi Pelaggi prima e per un periodo più lungo Stefano Donati, oggi direttore del Parco naturale del Vesuvio. Quello che è successo oggi è incredibile. Quasi fuori tempo massimo, il bando è oramai in dirittura d’arrivo per la sua scadenza, la commissione Amp presieduta da Kim Ernandez, figlia dell’ex sindaco di Favignana, il forzaitaliota Gaspare Ernandez, ha discusso e deliberato con solo due voti per la revoca del bando. La maggioranza della commissione che fa capo al sindaco Pagoto, oggi ha dato forfait e la commissione è rimasta in mano alla sua presidente e all’altro consigliere, anche lui targato Forza Italia, Toto Braschi. Braschi è stato candidato sindaco alle ultime elezioni, ed era colui che un “patto” scritto dalle coop della pesca delle Egadi, a marzo scorso, aveva indicato per la direzione dell’Amp. Oggi Braschi in commissione ha tenuto a far sapere che non concorrerà per questo posto. E pare l’abbia presa male col nostro articolo, negando l’esistenza di inciuci con l’amministrazione per l’incarico da attribuire. Noi per la verità avevamo parlato di inciuci generici, sarà forse quella di Braschi una excusatio non petita, accusatio manifesta? Braschi ha poi attaccato l’amministrazione perché secondo lui la commissione sulla definizione del bando doveva essere interpellata. Per Braschi bando da annullare e ridefinire rispettando solo e soltanto i criteri indicati da una circolare ministeriale del 2004. Alla fine c’è stato il voto. Ernandez e Braschi hanno votato per la revoca del bando, Canino e Lucido, esponenti della maggioranza, si sono astenuti. Al verbale è stato poi allegato un comunicato di Legambiente del 16 ottobre scorso, da noi ripreso nel precedente articolo, che chiedeva per l’appunto aggiustamenti al terzo bando. Insomma, l’impressione è quella che certi giochi politici si sono ingarbugliati, che il famoso “patto” delle coop della Pesca si è sciolto in un nulla di fatto, e forse qualcuno sta riprovando a definire un nuovo patto? Il sindaco Pagoto però appare certo del fatto suo. “Non credo proprio che il bando verrà ritirato – dice – primo perché il parere della commissione non è vincolante ma sopratutto perché non è stata fatta nessun eccezione tecnica se non quella più politica”. Per Pagoto poi in commissione la minoranza ha prolungato la discussione attendendo che la maggioranza non avesse più i numeri. “Hanno atteso che la consigliera Bevilacqua andasse via per passare poi alla votazione”. E infine: “Magari commetto tanti errori. Ma questo mai. Il direttore sarà individuato da me senza nessun ingerenza. Così come stato fatto con Donati”.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.