Balata di Baida, extracomunitario violento arrestato: schiaffi e calci a bambini per il controllo del campetto di calcio

“Se tocchi ancora la palla ti ammazzo”, schiaffi e calci per il controllo del campetto comunale

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Nella mattinata del 4 ottobre scorso, i Carabinieri della Stazione di Balata di Baida (TP), diretti dal Maresciallo Ordinario Pietro Floreno, al termine di un’articolata attività di indagine effettuata di iniziativa, hanno tratto in arresto un soggetto extracomunitario di 18 anni, Kaba Baoubacar Sidiki, originario della Guinea, domiciliato presso il centro S.P.R.A.R. sito nell’omonima frazione di Castellammare del Golfo.

L’uomo, nel corso del mese di settembre, si era reso responsabile di numerosi gravi reati tra cui si citano il furto del furgone ed il danneggiamento di alcuni beni di proprietà del citato centro S.P.R.A.R.

Il guineano è inoltre ritenuto responsabile di sequestro di persona e lesioni personali ai danni del coordinatore responsabile dello S.P.R.A.R. e di altri operatori nonché di minacce gravi, violenza privata e lesioni personali ai danni di alcuni bambini residenti nel territorio.

Il lavoro investigativo prodotto dai Carabinieri della Stazione di Balata di Baida si è dimostrato particolarmente delicato dal punto di vista umano ed emozionale soprattutto nella fase dell’accertamento delle violenze perpetrate dal guineano ai danni di minori (tutti di età inferiore ai 10 anni) vittime delle sue malefatte, riscontrate grazie alle informazioni fornite da questi ultimi ai Carabinieri.

Infatti, solo le dichiarazioni sincere e pure rese dai bambini – accompagnati nell’occasione dai genitori e da psicologi e professionisti del settore – che è stato possibile porre un argine alle malefatte del guineano, ormai divenute intollerabili per tutta la comunità balatese.

L’indole violenta dell’uomo, già manifestatasi chiaramente in virtù delle condotte aggressive adottate all’interno dello S.P.R.A.R. dove era ospitato, è emersa in maniera chiara soprattutto quando, nel mese di settembre, ponendosi a capo di un gruppo di immigrati ospiti del centro, si presentava presso il vicino campetto comunale e, con minacce di morte e gravi violenze poste in essere nei confronti di alcuni bambini che in quel momento stavano giocando a calcio, li costringeva ad abbandonare il terreno di gioco al fine di occuparlo per svolgere una partita tra ospiti dello S.P.R.A.R.

In quell’occasione il guineano si scagliava violentemente contro il gruppo di bambini, tutti dai 7 ai 9 anni, scaraventando due di loro a terra (uno dei quali, di soli 7 anni, a seguito della caduta riportava varie escoriazioni e lividi alle ginocchia), colpendone un altro di 9 anni con uno schiaffo e alcuni calci alle gambe e minacciando di morte un terzo ragazzino coetaneo dicendogli testualmente“se tocchi ancora la palla ti ammazzo”.

Letteralmente terrorizzati, i piccoli, dimostrando una grande maturità a discapito della giovanissima età anagrafica,telefonavano immediatamente al “112” e i Carabinieri della Compagnia di Alcamo, prontamente giunti sul posto,riuscivano ad identificare tutti i presenti compreso il KABA che, nell’occasione, cercava di celare la propria identità fornendo false generalità.

Vista la condotta violenta dell’uomo, i Carabinieri della Stazione di Balata di Baida lo denunciavano ripetutamente per i gravi reati commessi e, relazionando dettagliatamente all’Autorità Giudiziaria, provvedevano a rappresentare minuziosamente il suo profilo criminale, incline a non rispettare le regole della civile convivenza e a commettere crimini violenti anche nei confronti di vittime indifese.

Prendendo atto di quanto relazionato dai Carabinieri, il Tribunale di Trapani emetteva a carico di KABA Abaoubacar Sidiki, in possesso di un permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari e ospite presso la struttura ricettiva di Balata di Baida dall’aprile 2018, l’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere che veniva eseguita dai militari della Stazione di Balata di Baida i quali dopo averlo arrestato lo accompagnavano presso la Casa Circondariale di Trapani “Pietro Cerulli”.

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