
Il piano proposto dall’Assessore, stravolge il decreto n. 70 del 02 aprile 2015, diminuendo sensibilmente le strutture complesse che sono presenti all’interno del nosocomio che passano da 9 a 3 eliminando reparti importanti come quelli, ad esempio, di chirurgia generale, ostetricia e ginecologia, oncologia e terapia intensiva, per i quali sono stati investiti fondi per oltre 4 milioni di euro e che risultano fondamentali per la coesistenza di altri reparti come la dialisi.
I rappresentanti delle sigle sindacali esprimono grande apprensione, per i risvolti negativi che causerà il nuovo piano in termini di diritto alla salute per gli abitanti di Castelvetrano e di tutta la Valle del Belice.
Inoltre c’è preoccupazione per la sorte dei dipendenti che operano all’interno del nosocomio.
Nei prossimi giorni, sindacati e associazioni chiederanno incontri con le Istituzioni per “evitare che il territorio della Valle del Belice e i suoi centodieci mila abitanti vengano penalizzati”.