La lezione del giovane Khalifa picchiato perché nero a Partinico: “non alzo le mani perché così mi hanno insegnato”

E’ arrivata questa mattina la notizia di un’aggressione a sfondo razzista nel comune di Partinico. “Tornatene al tuo paese, via di qui sporco negro” e poi addosso al povero Khalifa Dieng, preso a calci e pugni da quattro individui, tutti del posto. Il fatto è avvenuto in una tranquilla piazza di Partinico due giorni fa.

Il giovane, non ha reagito alle violenze proprio perché così gli hanno insegnato gli educatori della comunità in cui alloggia. Ed eccola qui la notizia del giorno. Non è l’ennesima azione criminale di uomini miseri che hanno lasciato il senso della ragione per abbandonarsi alla più bietta e deplorevole ignoranza dell’esercizio del male. La vera notizia questa volta ce l’ha regalata il giovane senegalese con il suo messaggio di pace contro un atto violento e meschino.

Una lezione che dovrà far riflettere quest’Italia, in cui il senso di rispetto nei confronti della vita umana, sta diventando sempre più opaco e feroce nei confronti dei più deboli. Khalifa oggi ci ha insegnato questo: il vero significato del ripudio alla violenza e il rispetto della dignità umana. Non occorre aggiungere altro, adesso è giunto il tempo delle riflessioni e di fare i conti con le proprie coscienze.

Il giovane è arrivato nel 2016 in Sicilia, passando per la Libia, grazie ad un barcone in cui il gioco tra la vita e la morte è tenuto solamente da un sottilissimo filo, pronto a spezzarsi. Da due anni ospite della comunità alloggio Sympatheia ha sempre mostrato un comportamento rispettoso ed educato. Questa mattina il giovane senegalese, ha denunciato il fatto ai Carabinieri di Partinico (avvenuto due giorni prima), dopo essersi ripreso dall’aggressione e ottenuto le opportune cure mediche al volto e all’orecchio da parte dei sanitari di Partinico.

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Marcello Contento
Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.