Assolto il giovane alcamese accusato di rapina aggravata

E’ stato assolto dalla Corte d’Appello di Palermo, il giovane alcamese Piero Renda, classe 1995, accusato di rapina aggravata nei confronti di un soggetto di origini tunisine. L’assoluzione arriva con la formula “perché il fatto non sussiste”.

A difendere il ragazzo e a provare la sua innocenza è stato l’avvocato Sergio Cangelosi, del foro di Trapani, che convinto della sua buona fede ha preparato il ricorso al secondo grado di giudizio.

I fatti risalirebbero al 14 settembre 2016, quando il giovane è stato tratto in arresto dai Carabinieri di Alcamo con l’accusa di rapina aggravata e lesioni per una denuncia sporta da un extracomunitario irregolare, senza permesso di soggiorno dal 2010. Secondo il denunciate il Renda gli avrebbe sottratto quattrocento euro a suon di minacce e botte.

Il Renda è stato sottoposto immediatamente alla misura cautelare degli arresti domiciliari, poi sostituiti con la detenzione in carcere, poi ancora sostituiti con gli arresti domiciliari presso una struttura di recupero per tossicodipendenti e ancora con l’obbligo di dimora e poi ancora arresti domiciliari per un periodo di oltre 1 anno e 2 mesi.

Successivamente arriva la condanna in primo grado dal Tribunale Monocratico penale di Trapani, condannandolo alla pena di 2 anni e 3 mesi. In quella occasione il giovane confesso le lesioni nei confronti dell’extracomunitario solo a titolo di legittima difesa.

La Corte d’Appello, ha accolto le motivazioni del legale del Renda, specie dopo aver dimostrato l’irreperibilità del denunciante.

“Solo con la sentenza di assoluzione in Appello – commenta il legale – si aprivano le porte del carcere e venivano revocate tutte le misure cautelari coercitive nei confronti del Renda Piero, che a conti fatti per le accuse subite dall’extracomunitario irregolare e la conseguente condanna in primo grado, scontava ingiustamente oltre 1 anno e 4 mesi tra domiciliari e carcere, oltre alla conseguente e non meno grave sofferenza di essere stato giudicato anche dai media, come un criminale per un reato mai commesso”.

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