Attesa a Trapani per l’arrivo della nave Diciotti

La procura deve stabilire se arrestare i due migranti responsabili dell’ammutinamento. Il sindaco: chi sbaglia paga, ma Salvini attacchi quelli più grossi di lui

È atteso intorno alle 10.30-11 l’approdo al porto di Trapani della nave Diciotti con a bordo i 67 migranti che erano stati soccorsi domenica scorsa dal cargo Vos Thalassa. Sul molo Ronciglio, affollato di cronisti e fotografi, è pronta la task force predisposta dalla Prefettura per accogliere i migranti. L’arrivo era previsto per stamani alle 8, ma è slittato per «questioni tecniche e potrebbe essere legato agli accertamenti in corso su eventuali violazioni delle leggi italiane» ha detto il sindaco Giacomo Tranchida. L’ipotesi è che sia servito più tempo alle forze dell’ordine salite ieri a bordo della nave della Guardia costiera per completare gli accertamenti predisposti per identificare gli autori del tentativo di dirottamento del cargo.

Non è ancora chiaro se i responsabili dell’ammutinamento scenderanno dalla nave in manette, come aveva chiesto Salvini. Nella notte uomini della squadra mobile e dello Sco sono saliti a bordo della nave Thalassa per interrogare l’equipaggio, che ha confermato gli atti violenti avvenuti dell’ammutinamento nelle acque internazionali prossime alla Libia. La procura di Trapani deciderà se procedere agli arresti una volta vagliati i risultati degli interrogatori e in presenza di un ordine specifico. Attualmente a bordo della Diciotti non c’è alcun poliziotto, gli agenti saliranno a bordo appena la nave attraccherà.  Sul molo ad attendere la Diciotti c’è anche il sindaco di Trapani. Da lì si è rivolto al ministro dell’Interno Salvini: «Se un povero Cristo cade in mare bisogna salvarlo, non possiamo metterci un piede sopra. È la legge del mare. Noi siamo una città aperta all’accoglienza. Con tutto il rispetto per le idee di Salvini non la butto in politica né in caciara o polemica. Chi sbaglia paga, vale per me e per i nostri ospiti che accogliamo. A volte bisogna fare scelte difficili, e credo che un uomo della caratura politica di Salvini debba prendersela con quelli più grossi di lui. C’è un problema che riguarda l’Europa – aggiunge – con Paesi che sono soci solo per gli euro e non per altro. Quindi solidarietà con l governo se se la prende con i più forti e non con i più deboli».

Fonte La Stampa.it

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.