Quando il dolore diventa poesia

Salemi, due giovanissime pazienti in palcoscenico. L’iniziativa si è svolta al centro neurolesi del Bonino Pulejo

Nei giorni scorsi presso il centro Neurolesi Bonino Pulejo di Salemi, Martina e Francesca due giovanissime paziebti, di 17 e 25 anni, hanno calcato il palcoscenico regalando un momento di poesia.  Un momento unico, altamente emozionante per i pazienti e per tutto il personale presente. Martina, reduce da un incidente con uno scooter che le ha cambiato in un attimo la vita, e che fa parte della redazione del giornale dei licei Scientifico e Fardella di Trapani, “Numero Zero”, ha scritto una rassegna di n. 50 poesie. Francesca, segnata da una patologia in età evolutiva, ha prestato la voce alla compagna di stanza nel recitare i suoi versi.

Attraverso la preparazione di questo momento di alta Poesia, le giovani pazienti hanno avuto la possibilità di mettersi in gioco, riprendendo in mano la propria vita e creando un momento eccezionale.

Al temine dello spettacolo, il pubblico tratteneva a stento le lacrime. Trattasi, quasi, di un pianto liberatorio che ha permesso a pazienti e parenti di veicolare le proprie emozioni in un’ottica di riabilitazione integrale della persona.

Queste attività rientrano all’interno del Progetto “Arte in neuroriabilitazione”, autorizzato dalle Direzioni della sede centrale di Messina, i cui responsabili sono il Dott. Antonino Chillura, la Dott.ssa Maria Francesca Pisano e il Dott. Francesco Tartamella.

La disabilità, ovvero la compromissione nella capacità di esercitare funzioni ritenute convenzionalmente “normali”, comporta diversi gradi di esclusione o marginalizzazione sociale, che spesso è causa di aggravamento della compromissione stessa.  L’entità, la dimensione e il grado di disabilità sono il risultato dell’intreccio di fattori sociali, culturali, delle aspettative individuali e comunitarie, oggettive e soggettive, del vissuto personale della condizione di svantaggio, dell’età d’insorgenza.

Il progetto “Arte in Neuroriabilitazione”, ideato dalla Dott.ssa Marzia Lo Scrudato, assistente Sociale della sede Spoke nasce, dalla volontà di esaltare il Progetto Riabilitativo individuale, dando anima al percorso di ogni singolo paziente, riducendo la standardizzazione dei processi di cure riabilitative tradizionali e robotiche. Attraverso il teatro, inteso come mezzo di espressione e scoperta, si vuole accompagnare il singolo degente ad una maggiore conoscenza e consapevolezza delle proprie potenzialità, riequilibrando la percezione che ognuno ha di sé, mettendo in luce le diverse abilità.

Presso l’ospedale Vittorio Emanuele III di Salemi, ormai da più di 18 mesi ha preso avvio il “Centro d’eccellenza, che rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione fra Istituzioni pubbliche e dimostra come la ricerca sia immediatamente applicabile all’assistenza, creando importanti ricadute per la salute dei cittadini” descriveva l’assessore regionale del tempo Baldo Gucciardi, il giorno dell’inaugurazione.

 Un centro, disse quel giorno Placido Bramanti, direttore scientifico del Bonino Pulejo, altamente specializzato per svolgere l’attività di neuroriabilitazione intensiva tradizionale ma anche robotizzata.

Grazie alla convenzione siglata tra l’Azienda sanitaria provinciale di Trapani diretta dal Dott. Giovanni Bavetta e l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico “Centro Neurolesi Bonino Pulejo” di Messina, diretto dall’Arch. Angelo Aliquò, a Salemi opera una “sede satellite” dell’Irccs.

Si è dato avvio, pertanto, a questo importante percorso scientifico- assistenziale di cui verranno periodicamente monitorati e valutati risultati e ricadute per renderlo coerente con le esigenze dei cittadini.

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