In manette l’onorevole Fratello (VIDEO)

E’ stato arrestato stanotte dai Carabinieri nell’ambito di una indagine della Procura di Trapani sul business illegale dell’accoglienza dei migranti.

Tanto tuonò che alla fine piove. Dopo che nel tempo una serie di avvisaglie sull’esistenza di una inchiesta condotta dalla Procura di Trapani sul business, illegale, dei sistemi accoglienza, passaggi segnati da interrogatori e sequestri di documenti, stanotte l’indagine si è svelata con arresti clamorosi. Primo fra tutti quello dell’ex deputato regionale dell’Udc, Norino Fratello. I Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani nella notte hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Trapani, su richiesta della Procura, nei confronti di 4 persone accusate, a vario titolo, di intestazione fittizia di beni e bancarotta fraudolenta. Contestualmente sono stati notificati 6 informazioni di garanzia per le medesime fattispecie di reato.

L’operazione, convenzionalmente denominata “Brother”, dal cognome del principale indagato, costituisce l’esito di un’articolata attività d’indagine condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani, sotto il coordinamento della locale Procura, che ha consentito di documentare le condotte illecite poste in essere dall’ex deputato dell’Ars Norino Fratello, condannato a 18 mesi, con il patteggiamento, nel 2006 per concorso esterno in associazione mafiosa. L’escamotage utilizzato dall’ex parlamentare dell’Udc è stato quello di intestare fittiziamente quote e cariche sociali nell’ambito delle cooperative per l’accoglienza di migranti, a lui riconducibili, a terzi soggetti, suoi prestanome, garantendosi il duplice vantaggio di occultare i proventi derivanti dalle attività economiche e di evitare di comunicare le variazioni patrimoniali, conseguenti a tali partecipazioni, come imposto dalla legge ai soggetti condannati per il delitto di associazione di tipo mafioso. I Carabinieri hanno altresì documentato una serie di manovre illecite attuate dall’on. Fratello con la complicità di due soggetti a lui vicini – anch’essi tratti in arresto e sottoposti agli arresti domiciliari – finalizzate ad alienare beni e servizi di una società sportiva di sua proprietà, dichiarata fallita nel 2015 ad altra società da lui costituita ed intestata ad uno dei complici con l’esclusiva finalità di eludere la normativa fallimentare, integrando così la condotta di bancarotta fraudolenta per distrazione. ancora in queste ore sono in corso delle perquisizioni presso le cooperative e i luoghi di privata dimora dei soggetti individuati quali prestanome dell’ex onorevole.

Nel tempo la Procura di Trapani ha raccolto importanti elementi. I primi vennero fuori dalle intercettazioni che portarono la sezione di pg della Forestale ad occuparsi dell’ex direttore della Caritas, don Sergio Librizzi, condannato per concussione e violenza sessuale. Lui si occupava di migranti quale componente della commissione territoriale che rilasciava gli status di asilo politico. Chiedendo in cambio favori sessuali. I forestali spesso lo ascoltarono a parlare di migranti e centri di accoglienza con l’on. Fratello che ufficialmente non se ne occupava, ma poco a poco si scoprì che gestiva direttamente alcune cooperative, ed i carabinieri hanno circoscritto uno ad uno i suoi affari. Poi in Procura a svelare tanti segreti fu Lorenzo La Rocca, il presidente di una coop che la presiedeva solo sulla carta. Il suo fu un interrogatorio fiume, La Rocca prima di andare ai pm assillato dai parlamentari Cinque Stelle che gli chiedevano notizie sulla gestione della coop, non sapendo cos’altro rispondere sbottò dicendo loro che non era a lui ma all’onorevole Fratello che dovevano chiedere notizie. Circostanza che fu oggetto di una interrogazione parlamentare. I dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 presso il Comando Provinciale Carabinieri di Trapani.

Inoltre è emerso come la Wellness Sport Center s.r.l., riconducibile sempre all’ex deputato e dichiarata fallita nel 2015 dal Tribunale Civile di Trapani con una notevole esposizione debitoria nei confronti di banche ed imprese, abbia alienato beni e servizi ad altra società, la SPORT-E s.r.l.s., sequestrata nella giornata odierna, costituita dal Fratello Onofrio con l’esclusiva finalità di eludere la normativa fallimentare.

Insieme all’ex onorevole regionale sono stati arrestati, con l’accusa di bancarotta fraudolenta in concorso,  Calvaruso Gaetano cl. 1957 e Amodeo Davide cl. 1989, entrambi residenti ad Alcamo,  mentre è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza Fratello Salvatore cl. 1972, fratello di Onofrio, che dovrà rispondere dell’accusa di intestazione fittizia di beni.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.