Castellammare, ecco le “Case dell’acqua”

L’ultima eredità dell’ex Sindaco Coppola

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Arrivano le “Case dell’Acqua” per i cittadini, già in funzione da alcune settimane in due diversi punti della città. Si tratta di due impianti, di cui uno con doppio erogatore, per la distribuzione di acqua microfiltrata liscia e gasata. Le “case dell’acqua”, utilizzabili 24 ore su 24, si trovano in Piazza della Repubblica (stazione degli autobus) e davanti la Villa Olivia di via Leonardo Da Vinci.

L’acqua, prelevata dalla rete pubblica e filtrata, ha dei costi molto bassi rispetto a quella venduta nei supermercati: 5 centesimi al litro per quella liscia, mentre la frizzante 7 centesimi litro. I cittadini dovranno portare le bottiglie da casa riutilizzabili e avranno accesso ai distributori utilizzando una scheda personale con un iniziale costo.  Il servizio è fornito dal Comune di Castellammare del Golfo e permetterà non solo di avere acqua potabile a un prezzo contenuto, ma di ridurre anche i rifiuti, in particolare le bottiglie di plastica.

Le “case dell’acqua” sono l’ultima “eredità” dell’Amministrazione guidata dall’ormai ex Sindaco Nicolò Coppola. L’idea iniziale che ha spinto l’Amministrazione a pubblicare un avviso pubblico lo scorso febbraio, era quella far risparmiare i cittadini e di ridurre le bottiglie di plastica “al fine di fornire un servizio ai suoi cittadini e nel contempo ridurre la produzione di rifiuti derivanti dagli imballaggi in PET dell’acqua”. Le due strutture sono finalizzate a soddisfare le esigenze delle famiglie e dei cittadini in una logica di risparmio economico, valorizzazione delle risorse a km 0 e contenimento dei rifiuti.

Le spese di manutenzione e prelievo dalla rete idrica comunale sono a spese del concessionario che gestirà i due impianti per 5 anni.

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.