La sfida teatrale

Nuova esperienza degli studenti del Mattarella Dolci, da oggi al festival del teatro antico

di Giulia Giacalone

50 ragazzi del liceo classico di Castellammare del Golfo in rappresentanza dell’I.I.S.S. Mattarella-Dolci sono partiti oggi per partecipare al concorso internazionale “Festival dei giovani del teatro antico” a Palazzolo Acreide. Per un mese studenti di istituti superiori, università e Accademie provenienti da tutto il mondo, si alternano tra le proprie esibizioni e le rappresentazioni classiche al Teatro greco di Siracusa alle quali assistono come spettatori in un connubio tra gioventù e classicità più unico che raro. La rassegna a Palazzolo Acreide diviene in questo modo garante dell’impegno da parte della Fondazione Inda nei confronti degli studenti di ogni ordine e grado, dalle scuole elementari alle Università italiane e straniere. Gli studenti del liceo castellammarese rappresenteranno la commedia “Pluto” di Aristofane, un’opera teatrale antica, una tra le meno conosciute, ma dal tema molto attuale, presentata per la prima volta per la quarta edizione della “Notte nazionale del liceo classico”, il 12 gennaio 2018. Pluto per i greci era il dio della ricchezza, il dio che distribuisce tra gli uomini beni e denaro, ma Pluto ha un problema non è in grado di distribuire la ricchezza in modo equo perché non ci vede: è stato accecato per invidia degli uomini dal padre degli dei in persona, Zeus. Ma protagonista della commedia in realtà non è Pluto, ma Cremilo, un vecchio ateniese onesto, per bene e povero in canna, preoccupato per il futuro del suo unico figlio. Cremilo vede che intorno a sé ad arricchire sono solo i disonesti, i truffatori, i corrotti e si trova indeciso se consigliare o meno al figlio di abbandonare l’onestà o provare a concludere qualcosa nella vita. Si rivolge così ad Apollo ed al suo oracolo, recandosi al suo tempio. L’oracolo risponde alla domande di Cremilo in modo così ambiguo che il suo servo, Carione, il vero protagonista della scena, prende per pazzo il suo padrone e qui prende avvio l’azione della commedia. I ragazzi hanno seguito da vicino il testo greco originale per restare fedeli all’autore, ma si sono divertiti ad interpretare in chiave più moderna i personaggi, indossando costumi quasi contemporanei. Questo per aumentare il senso di attualità che credono quest’opera conservi dopo più di duemila anni.
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