Ninna nanna per addormentare la mafia

Non ti scordar di me 2018: sul palco dell’Ariston di Trapani lo spettacolo “Prima che sia notte”

Sul palco dell’Ariston di Trapani si sono mossi come artisti consumati. E l’ovazione del pubblico in sala alla fine di quei 45 minuti di spettacolo, è stato il coronamento di quanto hanno saputo trasmette. Si è conclusa così la prima delle manifestazioni legate alla settimana “Non ti Scordar di Me” –  organizzata dall’associazione Libera con l’Amministrazione comunale di Erice rappresentata dal sindaco Daniela Toscano e dedicata alle vittime della Strage di Pizzolungo: Barbara Rizzo Asta e i suoi gemelli di 6 anni Salvatore e Giuseppe. Due mesi di duro lavoro, a provare e riprovare: impostazione scenica, impostazione della voce, coreografie, testi. Due mesi che sono serviti ai 35 alunni delle scuole di Erice, che hanno partecipato al laboratorio teatrale, per donare ai presenti la possibilità di riflettere guardando al futuro, perché mai tragedie come quella di Pizzolungo o altre volute dalla mafia avvengano.

La pièce teatrale era “Prima che sia notte, nove ninna nanne per mandare a dormire la mafia” – testi di Alessandra De Vita, riadattamento e drammaturgia di Alessandra de Vita e Massimo Pastore, coreografie Patrizia Lo Sciuto. Attori, come dicevamo, gli alunni che hanno partecipato al laboratorio teatrale, creato per questa specialissima occasione. “Nove ninne nanne – dice Alessandra De Vita – per raccontare un sogno che comincia come un incubo, dove la violenza della mafia tenta di rubarci le nostre migliori speranze, mentre l’esercizio del ricordo, attraverso il linguaggio semplice (e antico) della nenia e del gioco – che parla ai bambini o al bambino che è in noi – riesce a infondere  coraggio e la voglia di dare nuova forza ai nostri sogni, quelli belli e luminosi che si devono realizzare da svegli. Solo con questa rinnovata fiducia possiamo mettere per sempre a dormire i fantasmi di un passato troppo sanguinoso”.

Nel corso della rappresentazione sono stati messi in scena “Nove Quadri” per ricordare, se non tutte le vittime, almeno alcune (il giornalista Spampinato, Peppino Impastato, il prefetto Dalla Chiesa, e la moglie, Boris Giuliano, uomini delle istituzioni,  Barbara Rizzo e Giuseppe e Salvatore Asta). “Ovviamente dice Alessandra De Vita – non abbiamo fatto una selezione, ma solo perché il tempo della memoria richiede pazienza e noi ne abbiamo tanta, ed è per questo che siamo qui oggi, come l’anno scorso, e saremo sempre dalla parte di chi non ha più una voce o quella di chi cerca il coraggio di cambiare le cose”. Subito dopo i ringraziamenti da parte di Margherita Asta, del sindaco di Erice Daniela Toscano, di dirigenti e docenti scolastici che hanno partecipato al progetto e che nel corso dell’anno continuano a fare esercizio di memoria con gli studenti. Sul palco anche Antonino Ruggirello (scorta del giudice Palermo), il sindaco di Castello D’Argile (comune del Bolognese gemellato con questa manifestazione da tempo) Michele Giovannini, il quale ha raccontato la sua esperienza e Giacomo Tranchida ex sindaco di Erice, oggi presidente del Consiglio comunale di Erice e ideatore della settimana Non ti scordar di me, oggi giunta alla decima edizione.

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