Emergenza randagi a Castellammare: “Più controlli e sanzioni contro l’abbandono”

Il Sindaco Coppola: “Le associazioni di volontariato svolgono un ruolo importantissimo ma il randagismo è in aumento. Ieri ritrovati 15 cuccioli di cane da pastore abbandonati. Potenziamo i controlli”

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Maggiori controlli per l’emergenza randagi: il sindaco Nicolò Coppola ha chiesto alla polizia municipale di predisporre un piano preciso che preveda il potenziamento di accertamenti e sanzioni per tentare di arginare il crescente fenomeno dell’abbandono di animali. Una vera e propria emergenza che nelle ultime settimane ha fatto registrare un aumento degli abbandoni di cani, soprattutto cuccioli, in diverse zone della città.

“Ho chiesto alla polizia municipale di predisporre un piano per fronteggiare l’emergenza randagismo poiché non è più tollerabile che tantissimi animali vengano abbandonati quotidianamente per le vie della città. Solo ieri 15 cuccioli di cane da pastore. Non comprendo chi sostiene di amare gli animali e poi li abbandona. Occorre convivere con gli animali in maniera rispettosa nell’interesse loro e della popolazione -afferma il sindaco Nicolò Coppola-. Si tratta di un problema di sicurezza ed igiene pubblica, ma anche di costi altissimi che il Comune deve affrontare per il ricovero degli animali. Da tempo cerchiamo di contenere l’abbandono tramite l’intervento delle associazioni di volontariato come l’Enpa e l’associazione Unione delle Famiglie che ha raccolto dalla strada centinaia di cani abbandonati riuscendo a farne adottare molti. Purtroppo però aumentano i casi e per questo predisponiamo maggiori controlli sanzionando chi abbandona animali sul territorio”.

L’amministrazione comunale ha di recente stipulato una convenzione per l’affidamento del servizio di trasporto, ricovero, sterilizzazione, mantenimento e cura dei cani randagi catturati nel territorio comunalecon il “Centro cinofilo l’oasi di Shiba” di Santa Ninfa, unica ditta della provincia di Trapani autorizzata quale canile sanitario per il ricovero di cani randagi.

“Siamo sprovvisti di rifugio sanitario per il ricovero dei cani e per garantire l’incolumità pubblica e la diminuzione dei costi per il trasporto fuori dalla Sicilia dei cani abbandonati, abbiamo firmato la convenzione con la ditta di Santa Ninfa che avrà un costo di 30 mila euro annui -spiega il sindaco Nicolò Coppola-. Le associazioni di volontariato svolgono un ruolo importantissimo nel tentativo di arginare il fenomeno e abbiamo anche istituito l’anagrafe canina con la possibilità di applicare il microchip nella sede nel comando di polizia municipale di via Segesta così da identificare gli animali poi iscritti all’anagrafe obbligatoria per tutti i proprietari di un cane. Ma nonostante le varie misure messe in campo il fenomeno è addirittura in crescita. Per questo potenziamo controlli e sanzioni”.

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