Castellammare, albo pretorio online fermo a dicembre 2017

CASTELLAMMAREL DEL GOLFO. Non c’è pace per l’albo pretorio online del Comune di Castellammare del Golfo. Dopo le polemiche degli ultimi anni, le interrogazioni in consiglio comunale e le rassicurazioni da parte del Sindaco Nicolò Coppola sugli interventi migliorativi, i risultati non sono ancora del tutto arrivati.

Da circa un anno però il servizio è stato “ritoccato”. Se prima era praticamente impossibile consultare delibere, ordinanze e determine online, oggi tutto cioè è possibile. Infatti accade sempre più raramente che il sito sia offline (ma accade ancora). Questa volta però a finire “sotto accusa” è il mancato aggiornamento. Infatti attualmente gli ultimi atti pubblicati sul sito risultano fino a dicembre 2017. Nei primi 15 giorni del 2018 nessun documento è stato caricato. “È una battaglia che combatto ormai da un anno, – sottolinea ad Alqamah.it il consigliere di opposizione Giuseppe Fausto –  l’albo pretorio online per ora funziona, ma è tutto fermo a dicembre 2017”.

L’albo pretorio online,  luogo virtuale a disposizione dei cittadini e accessibile dagli stessi con un semplice collegamento al sito del comune, è un importante strumento di trasparenza e di controllo previsto dalla legge. Ma attualmente l’ultimo atto pubblicato riporta la data 29 dicembre 2017. Nella vicina Alcamo invece l’albo pretorio online viene aggiornato quotidianamente.

L’ultimo malfunzionamento del sito è stato registrato questa mattina, ma il Sindaco Nicolò Coppola ha fatto sapere che il problema è stato causato da un guasto di tipo elettrico, prontamente risolto. Ad oggi, però, sul sito non risultano ancora atti per il 2018.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteCastelvetrano, arrestato 4 volte in un mese
Articolo successivo“Trapani svegliati”
Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.