Una città in…civile

Trapani, turisti a spasso tra rifiuti e roghi di spazzatura

Oggi Trapani era affollata di turisti, tanti in giro per il centro storico, gruppi di stranieri alcuni anche scesi da un lussuoso veliero fermatosi oggi al porto. Altri al solito portati fin qui da Ryanair. E’ cronaca di questi giorni del riaccendersi della spia rossa sulla possibile smobilitazione da Birgi della compagnia irlandese per via di quell’accordo di co marketing che una volta scritto parecchio tempo addietro non ha trovato la puntuale contribuzione da parte delle amministrazione comunali. Tanti in questi giorni si sono stracciati le vesti, ma la tela del co marketing è come quella di “Penelope” , viene tessuta di giorno per essere disfatta di notte. Ma non vogliamo adesso parlare di co marketing, desideriamo parlare dell’accoglienza che la città dedica ai turisti. Stamane abbiamo fatto un giro, a parte le panoramiche di cassonetti che sembrano essere portatori di tetano, tanto sono vecchi e arrugginiti, alcuni vuoti altri stracolmi, abbiamo visto cataste di rifiuti, alcuni notoriamente provenienti da esercizi commerciali, trattandosi di cassette per il trasporto di prodotti agro alimentari, o sacchi neri stracolmi di spazzatura, questo giro lo abbiamo concluso poco dopo le 17 in corso Italia dove qualcuno ha deciso di far fuoco a cassonetti e rifiuti, e di colpo l’aria si è fatta irrespirabile. Trapani sarà turisticamente interessante, per il suo centro storico, le spiagge, sarà accogliente per chi vuole fermarsi alcuni giorni, per via della numerosa presenza di b&b (a proposito che fine hanno fatto i controlli per costatarne la regolarità sotto ogni profilo?), o ancora di ristoranti e trattorie dove è davvero difficile trovare qualche cucina che faccia mangiar male, ma come può definirsi città turistica una città dove il problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti resta irrisolto? Giorni addietro abbiamo sollevato il caso del mercato del pesce “abusivo” insediatosi senza che nessuno si sia mai mosso per eliminare questo sconcio quotidiano, oggi abbiamo visto l’antica chiazza presidiata da un paio di cassonetti che suscitano ribrezzo e della spazzatura lasciata bene in vista. Speriamo che il commissario straordinario Messineo che certamente ha ereditato il problema, oltre che ad occuparsi di far nomine, decida di attivarsi per riportare pulizia in città.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.