Fazio e quel sospetto sui giudizi “pilotati”

E’ uno degli aspetti maggiormente rilevanti dell’inchiesta “Mare Monstrum”, il presunto condizionamento del Consiglio di Giustizia Amministrativa. Intanto l’ex sindaco torna a scrivere ai trapanesi

L’on. Mimmo Fazio è tornato a scrivere ai trapanesi. Con una prima lettera si era presentato da candidato sindaco alla città, con la seconda ancora parla da candidato sindaco ma anche da indagato per corruzione e traffico di influenze. Quasi presentandosi da agnello sacrificale, io indagato sono comunque qui pronto ad occuparmi della mia città, questa pare essere la sostanza di questa lettera. Parla già di processo l’on. Fazio dicendosi certo di potere dimostrare “in quella sede, nell’aula dei tribunali” la propria condotta corretta, “mi difenderò da accuse che mi pesano addosso con la loro gravità”. L’ex sindaco Fazio interrogato ha spiegato che i soldi presi dagli armatori Morace erano “regali” o addirittura somme intascate quali “scommesse”. O comunque frutto di quel patto di sincera amicizia stretto tra lui e il patron della Ustica Lines, Vittorio Morace. Fazio però butta tutta in campagna elettorale la sua vicenda giudiziaria, conclude la sua lettera rivolgendosi ai cittadini trapanesi, “saranno i cittadini a decidere come è giusto che sia”. I cittadini possono decidere la vicenda politica, quella giudiziaria spetta ad altri affrontarla. E le carte giudiziarie pesano , eccome pesano, tanto che hanno messo in discussione l’assetto di tante istituzioni. Si è dimessa l’ex sottosegretaria Simona Vicari, oggi viene interrogato il Governatore Rosario Crocetta dai pm di Palermo, cominciano a circolare dubbi sull’effettiva trasparenza e indipendenza dei giudici del Consiglio di giustizia amministrativa. Così per fare alcuni esempi veloci. Il “patto di reciproca amicizia” tra l’on. Mimmo Fazio e gli armatori Morace, Vittorio ed Ettore, si ha l’impressione che deve essere stato qualcosa di più di una semplice amicizia all’interno della quale fare scambio di favori, Fazio che si presta a fornire consulenze legali e dall’altra parte i Morace che gli ristrutturano la sua casa, il B&B di proprietà e la casa della suocera, oppure Fazio che segue gli iter legislativi per garantire i fondi pubblici quali contributo per i trasporti navali e viene contraccambiato dalla Ustica Lines o Liberty Lines che dir si voglia, con un’auto blu messa a disposizione, con assunzioni o colloqui finalizzati all’assunzione, con i manifesti elettorali la cui spesa è da fatturare alla società di navigazione, per non parlare dei ticket per aliscafi e i biglietti per gli ingressi allo stadio. Viene da pensare che in proporzione per adesso è finita male più che a Fazio all’ex sottosegretario Vicari che ha lasciato il Governo Gentiloni per via di quel “rolex” ricevuto in regalo dopo aveva fatto approvare dal Parlamento una norma che ha tagliato l’Iva sui trasporti navali. Così come rischia di finir male ai giudici del Cga travolti da un bufera. Indagato è l’ex presidente del Cga De Lipsis, sue parole intercettate rischiano anche di inguaire l’attuale presidente Zucchelli. Fazio contattò De Lipsis preoccuppato di assicurare un buon esito ad un ricorso della Liberty Lines contro una sentenza del Tar di Palermo , quella che dava ragione alla Regione sulla irregolarità dei bandi di gara per l’assegnazione delle rotte navali tra la Sicilia e le Isole Minori. Quell’annullamento che indusse Fazio ad aggredire la dirigente dottoressa Dorotea Piazza con uno sprezzante “me la pagherete, me la pagherete tutti”. Cosa può essere accaduto all’interno del Cga in questi anni? Le intercettazioni svelano la disponibilità di certi giudici a compiacere precise richieste, pronti ad accontentare le richieste di qualcuno, tra “professoroni” , così sono stati sentiti essere appellati i giudici del Cga in alcune conversazioni tra Fazio e i Morace, insomma tutto era possibile. E i magistrati pare che su questo versante hanno deciso di indagare ancora più a fondo. Ci sono in campo tutti gli elementi per dedurre che l’inchiesta in corso non è destinata ad afflosciarsi, tutt’altro. Trapani quindi sempre di più al centro di un vortice giudiziario destinato a continuare.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteIl “Mattarella-Dolci” al secondo posto dell’Agone Festival di Girifalco
Articolo successivoAd Alcamo “Saggio di chitarra” a cura della professoressa Beatrice Milito
Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.