Si è concluso il 28 dicembre nella splendida sala congressi ad anfiteatro del Mahara Hotel di Mazara del Vallo un interessante incontro formativo (accreditato e.c.m.), indirizzato a infermieri e operatori socio sanitari. Forse uno dei pochi incontri formativi (se non uno dei pochissimi) a cui una platea di operatori socio sanitari finalmente mostra interesse ed entusiasmo, dal momento che spesso questi eventi sono peculiari (a ragione degli accreditamenti e.c.m.) e strutturati specificatamente per categorie lavorative con obblighi formativi (onere che gli operatori socio sanitari, alias OSS, in atto, non hanno).
Una sorta di prima visione potremmo definire questo incontro. Volendolo vedere con un parallelismo televisivo contemporaneo potremmo paragonarlo a una sorta di intervista doppia (pur con il profilo dell’evento educativo) in cui, finalmente, questa figura dell’operatore socio sanitario presenzia in una delle doppie finestre che dominano lo schermo. L’Operatore Socio Sanitario, presente con ufficialità solo dal 2001 nel panorama sanitario nazionale, ha finalmente trovato un suo spazio, il giusto risalto, accanto alla più navigata figura professionale dell’Infermiere.
Dopo il saluto ai partecipanti, dato dal responsabile dell’ente formativo collegato all’evento (Dott. A. Di Natale) si sono avvicendati ai microfoni, commentando una serie di slide documentali:
- il Dott. G. Valerio (organizzatore dell’evento) a relazionare circa le prospettive dell’esercizio professionale dell’assistenza nel nuovo mercato del lavoro;
- il Dott. M. Di Gregorio, esperto palliativista, che ha dettagliatamente riportato dati sull’assistenza domiciliare in sicilia, la realtà attuale ed il suo excursus temporale. Ha delineato interessanti prospettive lavorative, sia per gli OSS che per i colleghi Infermieri, da non sottovalutare in una contesto di crisi lavorativa del settore pubblico che sempre più orienta i professionisti verso il lavoro autonomo;
- il Dott. D. Motisi, che ha incentrato il suo intervento sul profilo dell’OSS, sulla normativa di riferimento, le responsabilità professionali di OSS e Infermieri, e sulla necessità che le sinergie organizzative fortifichino le équipe lavorative e la qualità (sia degli ambienti lavorativi che del servizio reso);
- il Dott. F. Impellizzeri (Presidente del Collegio IPASVI di Trapani) che ha delineato l’importanza ed il ruolo di questo ente di diritto pubblico a garanzia dell’utenza sanitaria e delle professionalità che di essa si occupano con diligenza;
- il Dott. Sgalambro Valerio, Counselor Olistico e Armonizzatore Familiare (U.N.I.FED. Olistico, Associazione Datoriale di Categoria delle P.M.) a parlare dell’efficacia della tecnica e dell’ approccio olistico, come nuove frontiere nel panorama sanitario globale ed opportunità di prelazione in ambito datoriale. Il professionista olistico, infatti, unendo alle proprie competenze professionali quelle consulenziali-relazionali, diverrebbe ancor più ambito, nel quadro assistenziale. Il dott. Sgalambro annuncia imminente l’organizzazione di un seminario sull’Olismo a Trapani ed in Sicilia (cui seguiranno anche dei master professionalizzanti).
A chiudere gli interventi:
- l’Inf. Prof.le S. Dalfino, che ha brillantemente relazionato su protocolli e linee guida di inserimento dell’OSS, abbellendo l’intervento con esempi di vissuto lavorativo e solleticando la curiosità dei convenuti che hanno affabilmente colto l’invito e sono più volte intervenuti attivamente al dialogo mirato.
In un panorama sempre costantemente in evoluzione, dove i cambiamenti demografici (sempre maggiori le patologie trattate e l’invecchiamento della popolazione), l’evoluzione dei modelli di lavoro, dei modelli di cura e assistenza, delle evidenze emergenti, delle normative, hanno sconvolto il vecchio sistema non si può continuare ad avere una visione statica dell’assistenza sanitaria secondo i vecchi standard. Evolversi è una necessità. È questa una delle priorità manifestate dal Dott. Di natale nel suo intervento. Anche le professionalità dei lavoratori dell’ambito sanitario e socio sanitario chiedono uno sbocco evolutivo, un costante confronto, per meglio aderire alle persistenti esigenze di crescita personale e di qualità. L’iniziativa, esplicitamente lodata per il felice accostamento delle due categorie lavorative (se non nel mero ambito lavorativo), ha dato motivo (ai partecipanti) di accostare, in maniera più pragmatica, quanto esposto dai relatori, ad esperienze personali o a possibili scenari lavorativi futuri, dando luogo a costruttivi spunti di riflessione che (c’è da giurare) faranno proselitismo formativo.
Si apre una nuova era, quella della ritrovata sinergia culturale e lavorativa.