Selene Grimaudo scrive al Partito Democratico, o ad una parte di esso

Selene Grimaudo slideALCAMO. Da ex assessore e da dirigente del Partito Democratico Selene Grimaudo ha deciso di scrivere una lettera al partito per esprimere in maniera indiretta, ma comunque non troppo velata, la sua posizione su quello che potrebbe essere il futuro dei prossimi mesi ad Alcamo.
Una chiara presa di posizione per dire che anche se ci sono stati disaccordi, che anche se non tutto è andato esattamente come avrebbe voluto che fosse non ha alcuna intenzione di farsi da parte poichè nel Partito Democratico trova ancora la sua dimora politica ideale e in esso intende continuare a dire la propria se qualcuno è disposto a tendere la mano per rinsaldare quest’amicizia.
Messaggi a chi parla di congressi e rinnovamenti, rottamazioni… ma anche a chi non l’ha invitata a una presunta riunione tra pochi. Un amaro commento su quella che è stata per lei una palese sconfitta elettorale, con qualche riferimento probabilmente al comunicato dei Giovani Democratici, e in opposizione a chi per purezza, secondo lei, vorrebbe estromettere chi ha fondato il partito ad Alcamo. Si rivolge al partito, come ente a se stante, ma perchè qualcuno nel partito senta il suo messaggio:

“Caro PD,
ti scrivo perché è da un po’ che non ci sentiamo, ci siamo lasciati un po’ freddamente l’ultima volta. Io ho cercato di far finta di niente, ma sai com’è… quando l’affetto inizia a mancare non si può mostrare l’entusiasmo che scema. In fondo, però, non ce l’ho con te, né con tutti quelli che avevano idee diverse. Ma sono stata in silenzio, non ho preso le distanze, non sono andata via, non ho cambiato casacca e, infine, non ho detto che “io lo avevo detto”. Non serve a niente recriminare il passato, ma analizzarlo sì. Il passato é pieno di errori, commessi un po’ da tutti e dal passato si deve imparare per cercare di non commetterne più. É vero che a causa di tanti errori e scelte sbagliate sei stato attaccato, deriso, umiliato, allontanato, ecco perché un po’ di introspezione non guasta. Le recenti elezioni amministrative sono andate male, non é vero che sei stato il secondo partito ad Alcamo, hai perso. Fattene una ragione! E non hai da stare allegro o pensare che ora sei nuovo, che ti stai rinnovando. Che ora cambierà tutto con una riunione, è una palliativa autoconvinzione. Anzi sembra che ci sia stata una riunione, tra pochi, per parlare e decidere qualcosa. Non lo sapevo, non sono stata invitata, del resto sembra che neanche gli iscritti, che sono rimasti, siano stati messi a conoscenza. E molti non sapevano nemmeno dell’improbabile alleanza con l’Udc, ecco perché alcuni amici non ti hanno votato. Non per il candidato, brava e stimata persona, ma tanti non hanno gradito che le fusioni a freddo (che riescono sempre male) fossero accettate così serenamente, anzi ricercate per avere qualche straccio di voto in più, tradendo la coerenza. Comprendo che in una competizione si vuole arrivare sempre primi, ma stavolta lo sapevamo. Avrebbe vinto M5s, era scontato perché la gente era stanca e avrebbe dato il voto a chi annunciava aria di cambiamento. Avresti fatto più “figura” a portare avanti una scelta culturale di reale cambiamento e andare da solo. Non lo hai fatto. Altro errore, fatale. Sei in agonia, lasciatelo dire, ma allo stesso modo puoi guarire. Sì, puoi ritornare a stare bene e continuare a dare il tuo contributo ad Alcamo. C’è bisogno anche di te e di fare opposizione seria, pacata, costruttiva. In politica non fa male stare un po’ dall’altro lato. E non prendertela se ti attaccano, ti criticano, ti trattano male. É l’andamento generale, a livello nazionale, locale. Và così. É dire che volevi ripulirti prendendo le distanze dai tuoi uomini che avevano creato il partito. Non sei riuscito a vincere, malgrado questo. Caro Pd, la storia è storia, non serve fare i puri, la gente ti conosce. Ad Alcamo ci conosciamo tutti. E poi perché come diceva Pietro Nenni: a fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura. Invece, fai tesoro degli sbagli commessi, evita tutte le correnti interne, anime, aree, come le vuoi chiamare. Coinvolgi i tuoi iscritti in riunioni periodiche, inizia a lavorare seriamente sostenendo i tuoi due consiglieri comunali. Sì, perché il periodo aureo é finito. Adesso ne sono rimasti solo due e spero che non debbano sentire la solitudine che hanno sentito i consiglieri della passata amministrazione. Valuta l’esperienza di chi c’è da molto tempo, la buona volontà dei giovani, coniuga l’una e l’altra. Non creare fratture, divisioni o altre correnti. Non ne verresti a capo e sarebbe un nuovo fallimento, perché ormai tutti si sono resi conto e anche Renzi lo sa, che rottamare gli anziani è una grande fesseria. Serve l’esperienza, serve la giovinezza. Serve tutto se vuoi costruire un luogo di dibattito e di reale condivisione. E poi ricordati che la finalità non é di autocompiacersi all’interno del partito, ma é quella di andare tra la gente e di capire come si possono dare, se non soluzioni, ma contributi positivi ai tanti problemi. Ci spero per te, per noi e per la nostra amicizia che dura da tanti anni e che mi dispiacerebbe perdere. Ma l’amicizia é tale quando é reciproca. Rimango in attesa di capire come fare per rinnovare la nostra amicizia.
Un caro saluto
Selene Grimaudo
P.S.: non dimenticare, infine, che il Partito non è solo di chi ha sostenuto i consiglieri vincitori nella lista delle amministrative, ma è di tutti. Goditi l’estate e prepara con calma le elezioni per il nuovo segretario a settembre, com’è giusto che sia. In estate la gente va al mare e a qualcuno potrebbero sfuggire i congressi straordinari.”

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Simona De Simone
Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.