Labart va in scena venerdì all’Arena delle Rose con “Ellis Island – Oltre la linea”

ellis islandCASTELLAMMARE DEL GOLFO. Appuntamento venerdì 24 giugno, alle ore 21:00, nella splendida cornice dell’Arena delle Rose a Castellammare del Golfo, per la prima dello spettacolo “Ellis Island – Oltre la linea”. Un evento da non perdere. Ellis Island non è solo uno spettacolo di danza, ma è anche teatro e circo contemporaneo, il tutto realizzato dalla prestigiosa “Compagnia LABART”.

Ecco come descrive l’evento la stessa compagnia:

La storia che vi raccontiamo ci appartiene, perchè mostra la dignità, la fede, il coraggio, la disperazione, la forza, la speranza, il senso forte delle radici, il nucleo familiare come rifugio, dedizione e responsabilità. È una storia che racconta il dolore della perdita, lo sconforto del dubbio, la bellezza della speranza di una vita degna d’esser vissuta e l’amore di una figlia, l’umiltà di personaggi la cui dignità abbiamo smarrito.

L’emigrazione colpì la nostra comunità, come gran parte degli Italiani, all’indomani dell’unificazione nazionale fino alla prima metà del 900. In quegli anni si stima che migrarono dai 5 ai 6 milioni di italiani. Scappavano per disoccupazione, carestie e persecuzioni religiose e politiche, scappavano per le guerre.
Dopo un viaggio lungo anche venti giorni e pieno di disagi, ammassati sui ponti o nelle stive delle navi, giungevano nella bellissima baia naturale in cui è situato il porto di New York. I passeggeri di terza classe, il cui afflusso era sempre altissimo, venivano trasportati sul battello del dipartimento federale Americano dell’immigrazione a Ellis Island, un isolotto di fronte a Manhattan, divenuta dal 1894 casa di prima accoglienza, centro di smistamento, ma per i più, Ellis Island fu la prigione della “quarantena”, l’ “Isola delle lacrime”. Le famiglie venivano divise e pochi erano coloro che a distanza di anni ritrovavano i propri cari in chissà quale parte dell’America….

Ellis Island è una linea di speranza ma anche di paura, i migranti avevano paura del nuovo mondo e l’America aveva paura dei migranti o in alcuni casi li “usava”, li “abusava” nella loro dignità per ridurli alla mercè dei propri bisogni.

IERI COME OGGI……Un viaggio di speranza e di amore visto con gli occhi di Anna.

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