Sequestrati beni del valore di circa 1,5 milioni di euro a Giuseppe Brusca

IMG_20160601_195836Un’attività svolta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo ha consentito l’emissione da parte del Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, del provvedimento di sequestro di beni per un valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro a carico di:
– BRUSCA Giuseppe nato a San Giuseppe Jato (PA) il 02.11.1931 (tratto in arresto nell’ambito dell’operazione denominata “JATO STORM BIS”, deceduto in data 07.12.2010).
Le indagini patrimoniali sono consequenziali all’operazione denominata “JATO STORM BIS”, del novembre del 2009, che aveva consentito di trarre in arresto numerosi personaggi facenti parte delle famiglie mafiose della valle dello Jato.
Nell’ambito di tale operazione BRUSCA Giuseppe, zio del noto BRUSCA Giovanni collaboratore di giustizia veniva tratto in arresto e rinviato a giudizio nel giugno del 2010 per la ritenuta perdurante partecipazione all’associazione mafiosa e, in particolare, per avere svolto, almeno fino al novembre del 2009, un ruolo attivo quale punto di riferimento nel territorio di San Giuseppe Jato per l’imposizione del “pizzo”, per avere mantenuto attraverso riunioni ed incontri un costante collegamento con altri associati in libertà, per avere organizzato e partecipato a riunioni ed incontri con esponenti di altre famiglie mafiose finalizzati alla trattazione di affari illeciti, nonché per essere intervenuto per dirimere una controversia che aveva interessato altri uomini d’onore quali VASSALLO Giovan Battista, VASSALLO Salvatore, VASSALLO Stefano e LO VOI Angelo.
L’odierno sequestro è stato possibile in virtù del D.L. 94/2009, normativa introdotta ancor prima della c.d. “Legge Antimafia”, con la quale è consentito di avanzare una richiesta di applicazione della sola misura di prevenzione patrimoniale anche in caso di morte del soggetto proposto per l’applicazione.
La complessa attività investigativa patrimoniale, svolta attraverso minuziosi accertamenti sui beni ritenuti riconducibili al predetto ma formalmente intestati ai suoi eredi, ha consentito di individuare e sequestrare, un patrimonio illecitamente accumulato, del valore di circa 1,5 milioni di euro, costituito dai seguenti beni, non ritenuto dal Tribunale di Palermo legittimato dai redditi percepiti:
– nr. 02 imprese individuali, con relativo complesso dei beni aziendali, aventi sede in San Giuseppe Jato (PA), con attività rispettivamente di allevamento di bovini ed edile;
– nr. 01 appartamento sito in Palermo;
– nr. 02 immobili siti in San Giuseppe Jato (PA);
– nr. 01 appezzamento di terreno con annesso fabbricato sito in San Giuseppe Jato (PA);
– nr. 01 appezzamento di terreno sito in Monreale (PA);
– nr. 01 villa sita in San Giuseppe Jato (PA);
– nr. 01 multiproprietà sita in isola di Capo Rizzuto (KR);
– nr. 30 rapporti bancari;
– nr. 01 veicoli.

Fonte: Comunicato Carabinieri

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteFestival Florio di Favignana
Articolo successivoDesignati gli altri assessori di Abc e 5 stelle