Immigrazione, business per la criminalità

Dal caso Librizzi ad oggi, il sistema di accoglienza dei migranti a Trapani sempre di più sotto inchiesta

 

migranti“L’indagine sul sistema di accoglienza degli immigrati a Trapani trova fondamento nell’inchiesta, arrivata a sentenza, che ha riguardato l’ex direttore della Caritas trapanese don Sergio Librizzi”. La dichiarazione è del procuratore della Repubblica di Trapani Marcello Viola sentito lo scorso mese assieme ai pm Andrea Tarondo e Sara Morri dalla commissione parlamentare d’inchiesta sui sistemi di accoglienza degli immigrati. La commissione da oggi sarà a Trapani dopo che i magistrati sono stati sentiti invece nella sede romana di Palazzo San Macuto. Per oggi è previsto un sopralluogo presso la sede dell’hotspot di Milo destinato alla identificazione dei migranti. A guidare la commissione a Trapani sarà il presidente, l’on. Federico Gelli. “Gli hotspot – si legge in una nota diffusa alla stampa – devono rimanere centri di identificazione e non trasformarsi in centri di permanenza rischiando di non essere in grado di assorbire il flusso di migranti che aumenterà nei prossimi mesi. Per evitare questo rischio – prosegue l’on. Gelli – sarà compito della commissione monitorare l’efficienza di questi luoghi garantendo la massima semplificazione dei processi di identificazione ancora troppo lunghi. Sarà poi importante continuare a sviluppare il filone d’inchiesta relativo al sistema sanitario dei centri. Ad oggi ancora non esiste un fascicolo sanitario elettronico utile a registrare le visite a cui si sottopongono coloro che arrivano nel nostro Paese e in grado di seguire il percorso del migrante nel nostro territorio ed evitare di ripetere inutilmente esami e accertamenti. E’ necessario intervenire quanto prima per dotare di questo strumento i 4 hotspot presenti in Italia che favorirebbero sicuramente una maggiore sicurezza dell’intero sistema”. A Trapani la commissione cercherà di capire qualcosa di più sulle infiltrazioni criminali nei sistemi di accoglienza e ospitalità. L’indagine condotta dalla Procura di Trapani metterebbe insieme politici e organizzazioni criminali. “Grossi soggetti – ha riferito alla commissione il procuratore Viola – disponendo di molto denaro, si sono proposti dietro facce pulite che però sono state individuate e respinte. L’indagine nei confronti dell’ex direttore Caritas Librizzi (condannato a 9 anni per concussione e violenza sessuale ndr) sono emerse criticità che riguardavano la complessiva gestione del sistema dall’assistenza. La condotta di padre Librizzi aveva svuotato di significato la positiva attività di volontariato della Caritas, che faceva riferimento a lui, e aveva posto in essere tutta una serie di attività a fini di lucro che avevano portato altrove gli utili di questa azione. Librizzi sembrava essere il riferimento di una serie di interessi di soggetti inseriti nel sistema di gestione dei migranti, non soltanto con riferimento alla gestione dei centri di accoglienza, ma anche – e questo faceva parte delle pressioni che poneva in essere nei confronti di queste persone – della gestione del mondo del lavoro. Le pressioni erano miste a blandizie verso queste persone, a cui veniva promessa la possibilità di un posto di lavoro o di un’occupazione. Questi due aspetti si incrociavano, interferendo pesantemente sulla gestione del denaro pubblico in quello che, al momento, era un grosso business”. Nel corso dell’indagine su don Librizzi la Procura ha potuto accertare alcune fibrillazioni: “Un’enorme preoccupazione che, al di là dell’oggetto diretto del procedimento penale relativo soprattutto agli abusi sessuali, traspariva da una serie di sintomi che abbiamo considerato spie e allarmi che si accendevano al di là dell’oggetto degli accertamenti. Semplificando si sono raccolti fatti che andavano al di là dell’abuso sessuale. Si parlava di promesse di posti di lavoro, dello strapotere di questi soggetti nella gestione delle cooperative e quant’altro”. La commissione proprio alla luce delle risposte dei magistrati (e parte dell’audizione si è svolta in seduta segreta al fine di non rendere pubblici particolari dell’inchiesta ancora in corso) ha deciso l’odierna missione trapanese nel corso della quale verranno sentiti , in prefettura, il prefetto Falco, le forze dell’ordine e alcuni sindaci. Alle 19,30 è prevista la conferenza stampa del presidente Gelli.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.