Conclusi a Sheffield (Regno Unito) i “Campionati Intercontinentali Open WTKA 2016”

foto3“Campionati Intercontinentali Open WTKA 2016”, manifestazione di Arti Marziali e Sport da Combattimento che hanno visto rappresentati i vari continenti della terra. Per l’Italia, il Coach che ha diretto la squadra che partecipava in tutti i settori in gara (dai ragazzi ai veterani, uomini e donne, in categorie individuali ed a squadra) è stato il Maestro Cesare Belluardo, cintura nera 7°dan di Kick Boxing. Forte dell’esperienza maturata in diverse manifestazioni internazionali a cui il tecnico trapanese partecipa da anni, con i colori della propria società sportiva (Team Sicilia) e da Presidente della regione Sicilia per la stessa WTKA, i sei atleti presenti con i colori dell’Italia in terra inglese, hanno conquistato un medagliere di grande rilievo. Sono, infatti, ben 17 le medaglie portate a casa, di cui 11 individuali e 6 di quadra, divise in 2 ori, 6 argenti e 9 bronzi. I due “titoli intercontinentali” sono stati vinti dai giovani Davide ed Alessio Belluardo, figli del Maestro, insieme ad altre 6 medaglie tra argenti e bronzi.

foto2Il resto delle medaglie sono state conquistate da Simona Pantano, Veronica Vitrano, Giuseppe Spanò e Fabio Di Marco. Italiani classificati anche nelle categorie a squadre sia adulti che ragazzi per la specialità del “fight point” dove Di Marco, Spanò, Davide Belluardo e per le donne la Vitrano, si qualificano come vice campioni intercontinentali. Mentre, ancora Davide ed Alessio Belluardo conquistano il bronzo di squadra per la categoria ragazzi. Lo stesso Maestro Belluardo tornato dalla kermesse sportiva, dichiara: “è stata una delle gare più difficili della mia carriera marziale. A parte i miei figli che essendo miei atleti conosco perfettamente, ho dovuto trovare la giusta strategia ad ogni match ed adattarla ai vari componenti della squadra tricolore. Devo dire che la sinergia ed intesa che si è creata tra tutti noi è stata a dir poco perfetta ed il merito è sicuramente da condividere con gli stessi ragazzi, ma anche con i Maestri che li hanno allenati nelle proprie palestre e durante la loro carriera agonistica. Spero che ci siano in futuro altre occasioni che mi possano permettere di essere al loro “angolo” in Italia o all’estero, anche perché il legame che si crea in questi casi è qualcosa di magico che chi pratica lo sport in generale ed in particolare le arti marziali, conosce bene”.

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