I dati del referendum hanno scatenato polemiche politiche, infatti visto il risultato e le motivazioni delle parti in contrasto è evidente che si prospetta uno scontro acceso. Naturalmente molte le dichiarazioni che si susseguono e tra queste quella di Massimo Fundarò esponente di Sinistra Italiana: “Sedici milioni di persone che vanno a votare per il REFERENDUM sulle TRIVELLE sono un dato politico importante. Tenuto conto del boicottaggio istituzionale, della disinformazione, dell’oscuramento televisivo senza precedenti.
Non abbiamo raggiunto il quorum, abbiamo perso.
Ma non dobbiamo scoraggiarci, ripartiamo da quel 31% di cittadini che hanno condiviso questa battaglia di civiltà per un futuro eco-sostenibile libero dal petrolio e dall’energia fossile.
In Sicilia più di 1.000.000 di elettori, nella provincia di Trapani circa 108.000 ( la percentuale più alta della regione ) hanno dato un chiaro segnale nei confronti di un presidente del consiglio che ha lo sguardo rivolto al passato, difende gli interessi dei petrolieri, e da due anni ci racconta balle sull’uscita dalla crisi economica.
Renzi sostiene un modello vecchio, inadeguato che produce disoccupati, inquinamento e tumori ( vedi il triangolo industriale in Sicilia ), mentre il resto del mondo va nella direzione delle energie pulite e rinnovabili.
Un altro dato incoraggiante viene da ALCAMO: con il 40% è tre le prime città in Sicilia per affluenza alle urne.
I circa 15.000 cittadini che hanno votato ieri, confermano la vivacità culturale, il grado di consapevolezza ecologista ormai maturato. E la partecipazione di tanti giovani, fanno ben sperare sul rilancio e sul futuro della nostra città
