Marzio Bresciani risponde a Cusumano e Coppola sul depuratore: “Toccato qualche nervo scoperto. Su di me macchina del fango”

palazzo crociferi castellammare- brescianiCASTELLAMMARE DEL GOLFO. Continua il botta e risposta sul depuratore di Castellammare. L’ex Sindaco di Castellammare del Golfo, l’Ing. Marzio Bresciani ci ha inviato una lettera in risposta a quella del Sindaco Coppola e a quella dell’Ing. Simone Cusumano, pubblicate da noi nei giorni scorsi. La riportiamo integralmente:

“Egregio sig. Sindaco,

avevo già deciso di restarmene in silenzio, ma ieri sera, rientrando a casa, ho trovato in busta raccomandata con A.R. la lettera dell’ing. Cusumano, dirigente del Settore Lavori Pubblici del nostro Comune e Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.) del depuratore.

A questo punto mi sono arreso.

Speravo infatti in una sua presa di distanza dal suo dirigente.

Invece ho preso atto dell’evidenza dei fatti; l’intervento dell’ing. Cusumano è una difesa d’ufficio della sua Amministrazione e lei la condivide totalmente.

L’ing. Cusumano tenta di spostare maldestramente la questione dal piano amministrativo o politico-amministrativo a quello confusamente tecnico usando un linguaggio a tratti violento, a tratti altamente offensivo, classico della cosiddetta macchina del fango che ho sperimentato più volte sulla mia pelle.

Devo quindi rispondere, e la prima considerazione che faccio è che devo avere toccato qualche nervo scoperto, solo così si spiega la violenta reazione innescata.

Sintetizzo la mia precedente lettera, scaturita, lo ribadisco, in risposta alle sue affermazioni che fanno risalire all’Amministrazione Bresciani il commissariamento dell’opera del depuratore. Ho in pratica scritto che è stato cambiato il progetto e che avete perso molto tempo.

Ho detto che i progetti si possono cambiare se ci sono validi motivi, ma poi si devono portare a compimento anche lavorando giorno e notte.palazzo crociferi castellammare

Ho detto anche che, visto come sono stati posticipati i termini per gli appalti, non cambiando il progetto, a fronte di eventuali intoppi ci sarebbero stati due anni in più per risolverli.

Ho poi fatto presente alcuni passaggi amministrativi non particolarmente chiari.

A questo nessuno ha risposto, né lei sig. Sindaco né tanto meno il R.U.P..

A tale proposito chiarisco: io non sono R.U.P., non sono mai stato R.U.P., non sarò mai R.U.P..

Non ho studiato da R.U.P., ma mi sono laureato in ingegneria industriale (elettromeccanica) al Politecnico di Milano e se conosco alcune competenze dei R.U.P. è perché, da Sindaco, ne ho seguito il lavoro interloquendo con gli stessi e sono uno che impara velocemente.

Ho seguito gli incontri dei progetti più importanti per il paese perché la presenza del Sindaco accelera i lavori.

Il metano è arrivato in paese il 22 dicembre del 2011 a soli tre anni e mezzo dalla mia elezione e nonostante un anno perso per il ricorso di una impresa in gara per l’appalto. Questo è avvenuto per l’impulso dato dall’Amministrazione a tutti gli uffici interessati, grazie anche ad ottimi consulenti da me individuati e messi a disposizione degli uffici.

Da Sindaco ho fatto in modo che fossero i R.U.P. a seguire l’Amministrazione che li nomina e mai il contrario.

Prendo quindi atto che il progetto è stato cambiato, e io aggiungo sostanzialmente, spostando il depuratore dalla caverna alla fossa.

Questo nuovo progetto è stato voluto dall’ing. Cusumano nelle sue funzioni di R.U.P. su sua iniziativa esclusiva e con i poteri che gli vengono attribuiti dalla legge. Io non ho motivo di dubitare che la legge gli consenta di fare tutto questo e che tutto sia in regola. Mi auguro però che abbia verificato i termini della legge  visto che è pagato per farlo (il R.U.P. dipendente comunale oltre al compenso ed eventuali premi di dipendente percepisce 4.000,00 euro per ogni milione del valore dell’opera in appalto, per il depuratore faccia lei il conto).

Ma se tutto è in regola perché usare poca chiarezza?

Perché non dire subito che si è dovuto cambiare o modificare (poco importa) il progetto? Perché, sig. Sindaco, non approvare subito con delibera di Giunta la nuova progettazione?

La sua Amministrazione ne avrebbe tratto merito.

Invece no, anzi lo stesso R.U.P. da dirigente del Settore Lavori Pubblici emana una Determina, quella famosa a “trasi e nnesci” e già da me citata(n°277 del 22/08/2013)  che fa invece  riferimento  alle nuove scelte progettuali intraprese da questa Amministrazione Comunale senza precisare altro.

Sindaco Marzio BrescianiChi allora ha fatto la scelta? E perché l’Amministrazione non l’ha ufficialmente avvallata?

E ancora: se quello sciocco di Bresciani nella sua qualità di Sindaco non si era accorto dei vincoli sul sito prescelto perché l’ing. Cusumano ha firmato la proposta di delibera del depuratore in caverna da noi poi approvata, visto che è il R.U.P. che deve sicuramente conoscere le problematiche che scaturiscono dalla scelta?

Ma se il progetto era da cambiare ed era nel potere del R.U.P. farlo, perché non è stato fatto con  Sindaco Bresciani?

Il R.U.P. se ne è reso conto successivamente, diciamo dopo 15 giorni dalla fine della mia sindacatura?

E poi: se per il sito da noi individuato con la collaborazione dell’ing. Cusumano esistono problemi, perché spostare il depuratore nella stessa area con gli stessi problemi e in più le altre nuove complicazioni raccolte sul percorso?

Quale è il senso di questa operazione?

Quale logica l’ha guidata nell’interesse del paese, al quale il depuratore serve quanto prima?

E’ ovvio sig. Sindaco che io, modesto ingegnere industriale e non R.U.P. per professione, ho difficoltà a capire le scelte e le strategie messe in campo.

E la Conferenza di Servizi convocata dall’allora Commissario dell’Agenzia per le Acque e i Rifiuti, prof. Ticali, ridotta al valore di un caffè al bar da chi poi in quel bar non c’era e non c’è mai stato, ma che evidentemente conosce le cose per ispirazione divina?

Avete già acquisito i pareri ottenuti al “bar” anche per il nuovo progetto?

A questi legittimi interrogativi si doveva rispondere con argomentazioni valide e non in modo offensivo e confuso come fatto dal suo dirigente.

La mancanza di chiarezza mi ha sempre preoccupato sig. Sindaco perché è quantomeno indice di superficialità, cosa che una Amministrazione dovrebbe accuratamente evitare, ma se lei è tranquillo mi metto sereno anch’io.

Confermo però tutto quanto ho già scritto nella precedente lettera, alle mie osservazioni in effetti non c’è stata risposta chiara da nessuno; spero che abbiate almeno annullato la nostra Delibera di Giunta che approvava il progetto in caverna.

Quando sono diventato Sindaco ho trovato un paese molto sporco (ricorderà i cumuli di immondizia che il lunedì arrivavano alla mezzaria delle strade), mancava anche l’acqua, ma tutto questo già lo sapevo.

Prima ancora della mia proclamazione a Sindaco sono stato chiamato d’urgenza all’Ufficio Tecnico perché alcuni intonaci, e non solo, si erano staccati dai soffitti e questa invece è stata per me una sorpresa. Il Segretario e Direttore Generale del Comune aveva immediatamente disposto la chiusura dell’Ufficio ed il suo trasferimento in altra sede ancora da individuare.

Così ho conosciuto l’ing. Cusumano; fra i calcinacci dell’Ufficio Tecnico dove regnavano allarmismo e confusione e anche l’ing. Cusumano era allarmato e confuso.

Certo sig. Sindaco che un Ufficio Tecnico bloccato dai propri calcinacci avrebbe costituito un evento comico se non fosse stato oggettivamente la tragica rappresentazione dello sfascio di Castellammare.

Da quel momento, grazie alla mia Amministrazione, anche questo ufficio ha fatto strada. L’abbiamo anche portato a realizzare quello di cui l’ing. Cusumano non ci credeva capaci (è stata una sua confessione a posteriori): il nuovo impianto del metano, il finanziamento del depuratore in caverna, la nuova sede dell’Ufficio Tecnico.

Decisione quest’ultima certamente sofferta, che ha suscitato non poche polemiche, anche un referendum(ricordo che anche lei sig. Sindaco ha avversato questa decisione), ma della cui bontà non ho avuto dubbi.

Per bilanciare quello che il R.U.P. ha scritto nella sua lettera offensiva le allego un’altra lettera, quella che lo stesso mi ha dedicato e pubblicamente letto il giorno del mio congedo dai dipendenti comunali. Se la legga con calma. (La trovate in basso dopo la lettera di Bresciani, ndr).

Concludo sig. Sindaco ricordando che quando le ho passato la fascia, oltre ai conti in ordine, le ho lasciato anche una importante eredità di opere da ultimare o appaltare che sono costate lavoro e sacrificio a molti e che mi spiacerebbe vedere perse o realizzate in modo non ottimale come a volte già accaduto.

Pensi al vecchio depuratore che non ha mai funzionato, pensi al metano, l’impianto realizzato nei primi anni 90 lasciato marcire sotto terra e per cui sono stati spesi dieci miliardi di lire per parte dei quali  il Comune, cioè i nostri concittadini, paga ancora due mutui e lo farà fino al 2027/28.

Non cito il porto, perché, dai suoi frequenti comunicati ho capito che i lavori devono ripartire da un momento all’altro.

Lei, che, come dice  ha dedicato mezzo secolo di vita al servizio di Castellammare, questi problemi li conosce bene perché immagino li abbia vissuti direttamente

Le auguro sempre un buon lavoro e la saluto distintamente.

Castellammare del Golfo 21 gennaio 2016                                     Marzio Bresciani”

Signor Sindaco,

 A nome mio personale e di tutto l’ufficio che rappresento voglio prima di tutto ringraziarla assieme a tutte le giunte che lei ha presieduto, per quello che con passione e spirito di sacrificio avete fatto assieme a noi:

  • Come Responsabile del III Settore la ringrazio per la sua determinazione nell’aver ridato dignità ai dipendenti dell’Ufficio Tecnico e del Suap con l’assegnazione di locali nuovi comodi e vivibili nella via canale vecchio;
  • La ringrazio ancora per la passione con cui insieme abbiamo realizzato e avviato tante opere meritorie e importanti per il nostro paese . Voglio ricordare per tutte, La Metanizzazione cittadina, la Casa Paradiso, la Piazza Madrice, il Ponte Castello , il Ponte di Via Dei Medici , l’ Illuminazione di Viale L. da vinci e della SS.187 , che inaugureremo domani sera , il Depuratore , le Fognature di Scopello, il Campo sportivo, la Villa Margherita, la Torre Bennistra, il Terminal bus e soprattutto il Cimitero che trasformeremo in un vero luogo di rispetto per i nostri antenati e per noi.
  • Come Cittadino la ringrazio per la sua sensibilità dimostrata nell’avere istituito a Castellammare nell’anniversario della nascita di Piersanti Mattarella il giorno della memoria dedicato alle vittime della mafia , la ringrazio per avere voluto ricordare nelle vie del paese i nomi di tanti cittadini che ha dato lustro a questa città; Ma in particolare la voglio ringraziare per avere voluto intitolare una strada importante del nostro paese a Peppino Impastato barbaramente assassinato a Cinisi dalla mafia, un giovane con cui assieme ad altri giovani di Castellammare ho condiviso nella mia gioventù , tante idee , tanti valori e un modo di porsi nella società .
  • Ma la ringrazio soprattutto per avere con coerenza dimostrato a tutti noi un vero attaccamento alle istituzioni democratiche, nel fare costituire il Comune di Castellammare del Golfo parte civile in ogni processo di mafia in cui e’ stata lesa l’immagine del Comune stesso, non esitando a farlo anche quando ad essere imputato nei processi e’ stato un lider del suo stesso partito di appartenenza.
  • La ringrazio ancora per il suo essere stato ogni giorno sempre presente e caritatevole con i cittadini bisognosi del nostro paese.
  • Per tutto questo sia come Responsabile del Settore che dirigo , ma soprattutto come cittadino di Castellammare del Golfo mi sento onorato di averla avuto come Sindaco e spero tanto che il cammino intrapreso dal nostro Comune possa essere continuato con lo stesso spirito, da chi lunedì sera sarà eletto Sindaco di questo paese.

07.06.2013 Ing. Simone Cusumano”

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteL’Associazione Sportiva Dilettantistica Atletica Alcamo ha rinnovato il suo direttivo
Articolo successivoArrestate due donne per violazione di domicilio e percosse
Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.