Depuratore di Castellammare. Simone Cusumano risponde a Marzio Bresciani: “Basta con le sterili polemiche per rispetto di questo paese”

Cusumano-BrescianiCASTELLAMMARE DEL GOLFO. Dopo il botta e risposta tra il primo cittadino di Castellammare del Golfo Nicolò Coppola e l’ex primo cittadino Marzio Bresciani sulla questione “spinosa” del depuratore comunale, l’Ingegnere Simone Cusumano a capo del III Settore, interviene con una lettera indirizzata proprio all’ Ing. Marzio Bresciani in cui spiega le sue ragioni e gli aspetti tecnici criticati nella precedente lettera di Bresciani.

Quella del depuratore è una questione tecnico-politica che dura ormai da parecchi anni; l’opera intanto è stata commissariata dal Presidente del Consiglio dei Ministri, ma la questione sembra tutt’altro che chiusa. Riportiamo integralmente la lettera inviata ad Alqamah.it dall’Ingegnere Simone Cusumano:

“Egregio  Ing.  Marzio   Bresciani,

              non è stata  mai mia abitudine,  nè rientra nel mio ruolo  di dipendente, partecipare al dibattito  tra le parti  politiche in campo spesso avverso;  non lo è stato e non lo è,  sia che esso si svolga nelle sedi  proprie della politica sia che esso si svolga attraverso i mezzi di informazione.

              Ho assunto  tale   comportamento   fin dal  lontano  1990  quando ho sottoscritto un contratto  con questo Comune e sono diventato un dipendente Comunale con la qualifica di  Ingegnere presso l’Ufficio Tecnico.

          In tutto questo lasso di tempo ho prestato servizio all’Ufficio Tecnico al fianco di     Amministratori  di sinistra e destra, con un solo obiettivo:  servire al meglio questo paese, nel rispetto dei principi di  trasparenza,  legalità,   lealtà e rispetto delle istituzioni.

          Durante  tutto questo periodo  ho  cercato  però di seguire la dialettica  politica  tra le parti e ho avuto modo di  leggere e ascoltare  tante verità ma, haimè, anche tante falsità e menzogne spesso in malafede,  consapevolmente dettate  dal momento politico contingente.

          Tante volte mi  sono sentito  istintivamente il dovere di intervenire, quasi comandato dalla mia  coscienza, sia come Dirigente sia  come   Responsabile Unico del Procedimento delle opere pubbliche di volta in volta oggetto  di polemiche spesso gratuite  .  

              Ho sentito e letto  : “La Giunta Bresciani ha avuto  il finanziamento della Villa Margherita, del Corso Garibaldi e di Torre Bennistra! Questa amministrazione ha fatto perdere il  finanziamento;  all’Assessorato stanno revocando il  decreto!”; o ancora in passato: “La Giunta Ancona dopo tanti anni di duro lavoro ha avuto un Finanziamento di €. 24.500.000,00 per la messa in sicurezza del Porto e la Giunta Bresciani con una lettera del 2008, affidando il ruolo di stazione appaltante  all’ Assessorato  Regionale  delle Infrastrutture, ha di fatto distrutto tanti anni di lavoro  ed è al Sindaco Bresciani  da attribuire la responsabilità dell’opera incompiuta”. Ne ho sentite e lette, tante  falsità e menzogne dette e scritte da chi, non interessato alla verità, per partito preso,  ha ritenuto e ritiene ancora oggi che attivare la  macchina del  fango per la parte  politica avversa, spesso contro chi amministra,  renda un grande servizio alle istituzioni di questo  paese.

              Oggi per la prima volta , di fronte alle falsità  riportate nella lettera inviata da lei al Sindaco Coppola , che  chiamano in  causa direttamente  la mia persona , non posso ancora una volta restare in silenzio, anzi ho il dovere  di precisare una volta per sempre, come effettivamente  stanno le cose dal punto di vista tecnico,  senza ovviamente entrare nel merito delle  posizioni politiche vere e proprie.

              Le dico la verità, la cosa che più mi ha stranizzato nella sua lettera indirizzata al Sindaco Coppola,  è che lei nel parlare della vicenda del depuratore parla come un politico qualunque, dimenticando probabilmente di essere prima di tutto un Ingegnere che ha esercitato questa professione  per un’intera vita ed è a conoscenza delle leggi e dei regolamenti che regolano le Opere pubbliche,  ma che lei oggi  improvvisamente dimostra di avere dimenticato.

        palazzo crociferi castellammare       Voglio puntualizzare il termine  dimenticato,  in quanto,   fino all’approvazione del progetto della Metanizzazione Cittadina,  approvato dalla Conferenza Speciale dei Servizi del Genio Civile di Trapani, lei ha dimostrato di conoscere bene le procedure, avendo lei stesso  partecipato  alla conferenza speciale dei Servizi convocata presso la sede del Genio Civile di Trapani.

              Entrando nel  merito della questione, nella lettera lei espressamente dichiara:

  1. – “ Il progetto preliminare aveva anche ottenuto i pareri favorevoli di molti enti durante la conferenza di servizi organizzata e svoltasi nella sede del Commissario dell’Agenzia Regionale delle Acque e dei Rifiuti  il 24.02.2012”

 E continua:

  1. Avevamo anche lasciato, tracciato e deliberato, l’iter da percorrere per redigere il capitolato prestazionale relativo all’opera con la collaborazione di una Università siciliana cosa che avrebbe consentito di effettuare la gara di appalto entro il 31.12.2013…”

              Quando lei parla della Conferenza dei Servizi del 24.02.2012 svoltasi a Palermo all’Assessorato all’energia, durante la  mia assenza per malattia , ed il fatto che ho trasmesso il mio parere favorevole ,  le ribadisco quanto più volte comunicato pubblicamente e che lei non ha voluto mai sentire  o capire :  e cioè che la conferenza di  servizi  convocata  presso  l’Assessorato all’Energia  e’  una conferenza  che l’ente finanziatore ha convocato preliminarmente per evidenziare eventuali criticità  riscontrate,  facilitarne la  risoluzione  e accelerare l’iter.

              Tale conferenza di servizi  infatti, ai fini dell’approvazione del Progetto in Linea Tecnica, approvazione necessaria  e  propedeutica  allo svolgimento della gara di appalto, non ha alcuna validità.

              Per dirla in gergo castellammarese, e  tra  noi  Ingegneri, questa conferenza di Servizi ha lo stesso valore legale di una discussione al bar tra persone competenti che parlano di calcio o altri sport.    Infatti , se la memoria non la tradisce, lei dovrebbe ricordarsi che il progetto preliminare  sulla metanizzazione  cittadina à stato approvato non dalla conferenza di servizi convocata all’Assessorato all’Energia , ma  dalla Speciale Conferenza di Servizi presso il  Genio Civile di Trapani, dove anche lei, come Sindaco, era presente. E si ricorda Perché stata necessaria quell’approvazione ? Glielo rammento io: perchè quell’appalto era di €. 12.000.000,00, importo superiore alla soglia comunitaria ( €. 5.000.000,00 ) e al di sotto di tre volte la soglia stessa ( €.  15.000.000,00 ).

              Quest’appalto di €. 18.300.000,00, essendo di importo superiore a tre volte la soglia Comunitaria,  e glielo chiedo  da Ingegnere  ricordandole il Decreto  legislativo n. 163/2006, a chi affida la competenza dell’approvazione in linea tecnica  del progetto? La aiuto io: alla Commissione  Tecnica Regionale presso l’Assessorato Regionale alle Infrastrutture,  che preliminarmente convoca la Conferenza dei servizi ( lo stesso organo che ha approvato il progetto per la messa in sicurezza del Porto).

              Ma mi dica un po’ come faceva lei, paladino della  trasparenza e della legalità, a far svolgere  ad un  suo dirigente una gara senza l’approvazione in Linea tecnica  in violazione della legge? Avrebbe dovuto trovare un dirigente anch’esso con gli occhi chiusi.

               Glielo chiedo per favore :  d’ora in avanti  la smetta di  nominare  ancora  questa conferenza di servizi e comunicare che si poteva fare  la gara entro il 31.12.2013, continuerebbe a parlare  ancora  una volta del nulla.

              Egregio Ingegnere prima di spiegarle le motivazioni che hanno spinto il sottoscritto a modificare  il progetto iniziale da me  inizialmente condiviso  e sottoscritto anche dal consulente da lei nominato,  le voglio chiedere: ma quando in Giunta lei ha preso visione del progetto, dalla documentazione allegata,  si è accorto da Ingegnere  che ci trovavamo in un sito in cui bisognava fare la Variante Urbanistica in modo da individuare anche la fascia di rispetto del depuratore ?

              Ma lei si è accorto che eravamo in una zona di dissesto idrogeologico già oggetto di intervento di mitigazione del rischio e che era necessario attivare le procedure per riclassificare la zona R3 almeno in R2? Condizione necessaria e indispensabile per potere realizzare qualsiasi manufatto anche se  in  Galleria? Si è accorto che eravamo all’interno di una zona SIC, Sito di Interesse Comunitario e che prima dello svolgimento della gara di appalto era necessario acquisire la valutazione ambientale strategica o la sua esclusione ? Sono sicuro che lei  se ne era accorto, considerato che tutto questo era riportato nella relazione che accompagnava il progetto, a meno che lei lo abbia approvato senza aver  letto nulla.

              Da uno studio approfondito del progetto preliminare redatto e approvato dalla giunta per condivisione,  il sottoscritto, prima di procedere all’affidamento degli incarichi necessari per acquisire tutti i pareri indispensabili per l’approvazione in linea tecnica del progetto, in data 15.07.2013 ha convocato una conferenza dei servizi interna a tutto il gruppo di progettazione per illustrare e valutare una variante al progetto che ubicato nello stesso sito presentasse una maggiore funzionalità,  economicità e semplicità  di esecuzione, ma soprattutto una maggiore economicità di gestione del depuratore. La modifica da apportare al progetto era la trasformazione dell’impianto da  galleria in interrato nello stesso sito realizzato ad una quota di 10 metri più basso, eliminando così gli sprechi di   tutte le stazioni di sollevamento dei liquami.

              In quella seduta del  15.07.2013, come risulta dallo stesso verbale sottoscritto da tutti  i partecipanti , compreso il consulente da lei nominato, tutti, e dico tutti, prendevano atto della soluzione prospettata dal sottoscritto in qualità di  Rup , senza rilievo alcuno da parte dei presenti alla conferenza.

              Fatta questa premessa  lei accusa il Sindaco Coppola di avere    “ad un solo mese dalla sua elezione deciso di stravolgere il progetto cambiando l’ubicazione del depuratore non più in   caverna ma in fossa con tutti i problemi che ne sono derivati  “ .

              Egregio Ingegnere lasci stare il Sindaco, le posso  assicurare che la proposta di modifica è avvenuta su iniziativa esclusiva del sottoscritto nelle sua specifica funzione di RUP, con i poteri che gli vengono attribuiti dalla legge stessa, senza alcuna sollecitazione da parte di nessuno.

              Altro che dimissioni  del consulente! Ma questo documento  in cui sono riportate  le dimissioni  è stato trasmesso esclusivamente a lei? E se  ciò risponde a verità, questo documento è stato trasmesso  dove? A casa sua?  In quanto agli atti dell’ufficio non risulta nulla di quanto da lei affermato.

              Lei dice di sentirsi orgoglioso di aver dato atto di indirizzo ad abbandonare il vecchio progetto che avrebbe compromesso la Cala Marina e con lo stesso orgoglio le posso confermare che ho proposto  questa variante migliorativa all’insegna della semplicità costruttiva, della economicità sia in fase  costruttiva ma soprattutto in fase di gestione. Progetto che ha avuto non solo l’approvazione ma anche il plauso del Ministero dell’ Ambiente.

         Castellammare del Golfo      Egregio Ingegnere per tutto questo le comunico che io, e solo io, ho la responsabilità di questa scelta sicuramente migliorativa (e non scellerata come qualcuno l’ha definita) e quando il sottoscritto  dichiara  nella conferenza delle nuove scelte dell’ amministrazione,  non si riferisce al Sindaco o agli assessori, ma parla esclusivamente del sottoscritto che nella qualità di  Rup tecnicamente rappresenta l’amministrazione comunale. Per favore non metta ancora in mezzo il Sindaco in questa scelta; tecnicamente lui non ne aveva assolutamente la competenza.

              Egregio Ingegnere lei parla  di problemi tecnici e urbanistici a cui improvvisamente siamo andati incontro e in cui ci siamo impantanati. Noi nel pantano non ci siamo, ma se lei lo ritiene si ricordi che nel pantano ci siamo sempre stati fin dall’inizio con il progetto in galleria. Solo lei forse non se ne era accorto,  perchè  le ripeto che l’area interessata dal progetto in galleria è un Sito di Interesse Comunitario (SIC) , è un sito a Rischio  Idrogeologico (R3), da sottoporre anche a Variante Urbanistica,  e ciò sia che il progetto sia in galleria sia che il progetto  sia interrato. E lo sa perché? Perchè anche se in galleria , come si suole dire in gergo la galleria  non è che sia  figlia della gallina bianca!

              Io comunque penso di poter dare una spiegazione a questo suo, spero, stato confusionale: la spiegazione è che quando in mia assenza per malattia il 24.02.2012 è stata convocata la famigerata conferenza di Servizi all’Assessorato Regionale all’Energia , in cui erano tutti presenti e io a mezzo lettera (compreso l’ing. Usticano) e abbiamo dato parere favorevole sulla fattibilità dell’intervento, si ricorda tra gli altri quali erano gli enti convocati che risultavano assenti?

Io  me lo ricordo benissimo. Erano rispettivamente:

  1. a) Il  Dipartimento Regionale all’Ambiente Servizio 1- VAS – VIA
  2. b) Il Dipartimento Regionale all’Ambiente Servizio 2 – Affari Urbanistici   
  3. c) Il  Dipartimento Regionale all’Ambiente Servizio 3 Assetto del Territorio e difesa del Suolo  ( Servizio  PAI ).

 Esattamente proprio quegli Enti che avevano e hanno competenza sui tre vincoli sopra citati e che probabilmente la loro assenza o le sarà sfuggita o debbo ritenere che lei fosse convinto che la loro assenza era da considerare un parere favorevole.

              Io e tutto lo staff tecnico e amministrativo di questo progetto, oltre 10 persone, dopo l’approvazione del  progetto preliminare da parte del  Ministero dell’Ambiente,  non ci siamo mai fermati; abbiamo completato la procedura per l’esclusione della VAS e stiamo completando la procedura di mitigazione del Rischio idrogeologico da R3 ad R2, condizione indispensabile per la realizzazione   dell’impianto.

Avuta la riclassificazione con la riduzione del Rischio, chiederemo al Genio Civile di Trapani l’Art. 13 della legge 64 /74, finalizzata all’approvazione della Variante allo Strumento Urbanistico da parte del Consiglio Comunale e finalmente, dopo questa approvazione, la Conferenza dei servizi della Commissione Regionale dei LL.PP. potrà finalmente dare l’ok per lo svolgimento della gara d’appalto.

              Come vede tutto lo staff, compreso il Sindaco, operiamo ogni giorno senza sosta per superare   tutti gli ostacoli di cui sopra, lavorando… lavorando… e lavorando…

              Mi creda anche se a fare il Sindaco fosse stato ancora una volta lei, anche stanco sono sicuro  che  saremmo allo stesso identico step,  perchè mi creda, noi non abbiamo mai smesso di lavorare; abbiamo lavorato in silenzio e la stessa cosa avremmo fatto con lei Sindaco e anche se lei non avesse  visto gli ostacoli di cui sopra, stia tranquillo che io non la avrei mai fatta inciampare. Amo troppo  questo  mio paese, come d’altronde lo ama anche lei, e le assicuro che la stessa cosa farò assieme alle amministrazioni che si succederanno dopo questa.

              Egregio Ingegnere stia tranquillo, glielo dico senza alcuna presunzione, da Rup, il depuratore  vedrà la luce come la totalità dei progetti che ho avuto l’onore  di dirigere come RUP nominato da lei o da altri Sindaci. Con lei voglio rassicurare tutta la cittadinanza: il percorso è ancora in salita, lungo, tortuoso, con sorprese ad ogni angolo di strada,  ma le posso assicurare  che le gambe, il cuore e la testa, ancora ci sono.

              Egregio Ingegnere lei parla “…della  luce del sole”, lei parla di strani “solleciti al cambiamento” del progetto come delle “pressioni” subite; mi dispiace che dopo tanto tempo di collaborazione leale lei in questa sua lettera da un lato mi ringrazi della collaborazione che le ho dato  nella qualità di Dirigente, dall’altro però mi additi sostenendo di avere accettato le pressioni del Sindaco Coppola. Si decida: o il lupo o l’agnello. Insieme i due non possono convivere.

              Egregio Ingegnere, le dico la verità, una cosa di cui in passato non ho mai dubitato sulla sua  persona è stata  sempre  la sua buona fede nell’amministrare questo paese. Oggi con questa sua lettera    apparentemente  rivolta  al  Sindaco Coppola,  in realtà indirizzata principalmente al sottoscritto che ha la totale responsabilità tecnica, quale RUP, mi vengono alla mente due considerazioni da fare: o che da quando lei  non è più Sindaco ha dimenticato tutte le procedure che abbiamo seguito in ogni progetto che insieme abbiamo realizzato, oppure è consapevole di tutte le procedure necessarie e del lavoro che noi abbiamo fatto e altre motivazioni, probabilmente meno nobili, la hanno indotta a scrivere quella lettera  piena di falsità. Le dico la verità: quest’ultima ipotesi mi sembra la più verosimile. (Lo diceva  il senatore Andreotti che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca).

Solo lei  conosce la verità e piacerebbe anche a me conoscerla.

               Il Commissariamento collettivo di tutto l’APQ per €.1.200.000.000,00 (unmiliardoe duecentomilioni di euro) che interessa 90 Comuni con esclusione di 8 piccoli interventi di manutenzione  straordinaria , mi fanno ricordare una classe di bambini tutti bocciati. In questi casi mi hanno insegnato, e anch’io ho avuto modo di appurare, che  il fallimento non è dei bambini nè dei genitori, ma dei loro  cattivi maestri. In questo caso è  fallito tutto l’Accordo di Programma Quadro, uno strumento vecchio e anacronistico senza collegamento con la realtà delle cose, che tiene tutti con le mani legate. Il Commissariamento ritengo  non rappresenti assolutamente il fallimento dell’Amministrazione Coppola, come la mancata messa in sicurezza del Porto non ha rappresentato il fallimento della Giunta Bresciani. Penso che tutti con umiltà dobbiamo capire che ormai tutte le procedure, anche le più semplici, sono diventate  complesse e spesso la mano destra dello Stato non sa cosa fa la sua mano sinistra. La voglio comunque ancora tranquillizzare che i finanziamenti non si perderanno in quanto messi in una cassaforte  che anche dopo anni solo noi potremo aprire.

   Egregio  Ingegnere concludo questa lettera sperando in futuro di non scriverne mai più di questo tenore. Spero di non averla eccessivamente annoiata e le dico che se lei mi dimostrerà che una sola delle cose dette da me non corrispondono a verità, sono pronto a scusarmi pubblicamente. Se invece approfondendo i fatti riportati in questa lettera ritiene che tutto corrisponda a verità, le chiedo con  umiltà  di non continuare in sterili polemiche per rispetto di questo meraviglioso paese, oggi diventata città, che tutti diciamo di amare ma forse abbiamo bisogno di amarlo  ancora di più.

Cordialmente       Ing. Simone    Cusumano”

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.