In Europa si favorisce l’olio tunisino: la visione critica di Corrao

olioBruxelles.   L’europarlamentare siciliano del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao lancia un grido d’allarme per la produzione del nostro olio d’oliva “Altro che IGP e tutela dell’olio italiano. Gli europarlamentari  italiani dei partiti di maggioranza hanno un’idea ben diversa del made in Italy avallando l’ingresso di 70.000 tonnellate di olio tunisino nel nostro Paese”.

 E lo dimostra carte alla mano mettendo in evidenza  gli emendamenti che in Parlamento europeo hanno presentato i rappresentanti italiani in merito all’innalzamento delle quote di olio d’oliva tunisino nel nostro Paese voluto dall’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri Federica Mogherini. Gli emendamenti sono quelli di parere della commissione AGRI (Agricoltura) sulla relazione della commissione INTA (Commercio Internazionale). La votazione ufficiale di questi emendamenti, è slittata dal 1 Dicembre, all’11 Gennaio 2016.

“Per quanto attiene a tale votazione sul parere, viene dal M5S la richiesta di respingere la proposta della Commissione Europea per l’importazione extra di olio tunisino (emendamento n.7) , richieste analoghe sono presentate solo da eurodeputati della GUE (la sinistra; emendamenti n.29 e n.34) e dell’Europa delle Nazioni (la destra lepeniana; emendamenti 28, 32, 38), così come racconta Corrao  In commissione Agricoltura, a parte i portavoce del M5S rappresentati dal relatore ombra Marco Zullo, gli italiani del S&D e PPE  che rappresentano centrosinistra e centrodestra cioè  l’attuale coalizione di governo, non hanno chiesto di respingere l’importazione extra di olio tunisino.  Mentre con l’emendamento n.30, vorrebbero dimezzare il quantitativo, giusto per dare un contentino e poter dire in seguito che si sono opposti. L’impegno del M5S  è quello di salvaguardare i produttori dell’olio d’oliva italiani chiedendo che siano effettuate valutazioni d’impatto sul mercato e produttori a livello regionale, se non locale, dato che è stato fatta solo una valutazione d’impatto a livello europeo.

“Chiediamo controlli mensili sulle quantità e qualità e non annuali. Dal punto di vista politico,- conclude l’eurodeputato M5S Corrao-, la scusa utilizzata, per far ingoiare la medicina amara, è che l’accordo durerà solo per due anni. Un tempo che gli agricoltori siciliani non hanno e che gli è stato rubato dall’incapacità politico/amministrativa/rappresentativa del governo PD/NCD/FI. In un momento di crisi evidente questo che sta per piombare sull’agricoltura italiana e su uno dei suoi gioielli, l’olio appunto, è un duro colpo che peserà sulle scelte degli agricoltori alle prossime elezioni, quando , dice Corrao, gli agricoltori sapranno chi ringraziare”.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteRocambolesco incidente ad Alcamo: diversi feriti
Articolo successivoZampogne dal Mondo. Accorrete Accorrete EriceNatale è ciò che cercate. Uno slogan involontario