Salone non ci sta, il consiglio che discute la mozione di sfiducia del sindaco è impossibile per i cittadini
TRAPANI- Il consigliere comunale trapanese Salone giudica la scelta di Bianco, presidente del consiglio comunale, un atto teso a rendere impossibile la partecipazione dei cittadini alla vita politica della città nel giorno in cui si discuterà la mozione di sfiducia a Damiano.
Il consiglio è convocato per il 22 ottobre alle 10:30 presso Palazzo Cavarretta e non come proposto da ben 9 consiglieri il 26 alle 18:30 presso sala Perrera
«I motivi per cui avevo proposto luogo orario e data sono presto detti – spiega Salone –. Primo: fino al 26 ottobre l’amministrazione avrebbe più tempo per predisporre il bilancio di previsione, altri quattro giorni non sono pochi. Secondo: la Sala Perrera ha un gran numero di posti sufficienti a contenere almeno due o trecento cittadini trapanesi che volessero essere presenti alla seduta consiliare, mentre palazzo Cavarretta può accogliere poche decine di persone. Terzo: la Sala Perrera proprio perché a piano terra, fuori dal centro storico e con a pochi passi un ampio parcheggio, specie se di pomeriggio, è più facile da raggiungere della pur prestigiosa sede del Consiglio Comunale»
«Ho invece la sensazione – aggiunge il consigliere comunale – che il presidente del Consiglio Bianco abbia fatto il possibile per rendere problematica la presenza dei trapanesi ai lavori del Consiglio. Una decisione che non mi piace e che non apprezzo perché in danno ai cittadini trapanesi».
Critico e aspro nei confronti di Bianco Salone conclude che il presidente del consiglio non sta operando da super partes e aggiunge: “Posso affermare che fa il paio con il sindaco Vito
Damiano. Se Damiano è il peggiore sindaco che Trapani abbia mai avuto allora Bianco è il peggiore presidente che questo consiglio abbia mai avuto».