TRAPANI. Confindustria Marmo Trapani esprime soddisfazione per il cambio della normativa che aveva previsto l’aumento dei canoni per le attività estrattive. Nel 2013, infatti, una normativa aveva reso gli oneri così pesanti da essere insostenibili per le aziende. Ai cavatori si chiedeva, inoltre, l’assunzione di precise responsabilità penali.
“Un grazie particolare all’impegno dei parlamentari regionali trapanesi – evidenzia il Presidente di Confindustria Marmo Trapani, Vito Pellegrino – nonché all’intera Assemblea Regionale ed al Governo che hanno riconosciuto e corretto una errata impostazione della precedente legge che rischiava di mettere fuori mercato i nostri marmi. È stata, infatti, recepita una nostra proposta, messa a punto in Confindustria Sicilia, che assicura il gettito previsto con il pagamento di un canone equo e certo per ogni azienda”.
“Da sottolineare – prosegue Pellegrino,- che, in questa sua azione, Confindustria Marmo Trapani, oltre al supporto dei livelli provinciali e regionali di Confindustria stessa con in testa il Presidente Gregory Bongiorno, ha visto l’adesione e la partecipazione, attiva e fattiva, di tutti gli imprenditori del bacino marmifero di Custonaci organizzati in un apposito comitato con a fianco i lavoratori e le proprie famiglie, nonché le istituzioni del territorio con l’adesione di tutti i Sindaci del comprensorio.
Un’azione congiunta, quindi, ed una unità di intenti che fa ben sperare per il futuro di questo nostro comparto e che ci spinge da subito ad affrontare le problematiche ancora irrisolte: dal Piano Cave, alla rivisitazione degli aspetti vincolistici, in buona parte correlati all’esistenza delle SIC e ZPS, per non parlare degli aspetti infrastrutturali assai carenti, in particolare viabilità e portualità”.