«Il sindaco Damiano replica alle mie critiche sulla vicenda del co-marketing accusandomi di essere arrogante, inappropriato e sconsiderato ritenendo che ami remare contro a tutti i costi. Come al solito Damiano riporta sul piano personale una questione che è prima di tutto politica ed amministrativa». Così inizia la risposta del deputato Girolamo Fazio alla replica del sindaco Damiano.
«La questione è politica – afferma Fazio – perché, ribadisco, il sindaco del comune capoluogo, del comune che ha sul suo territorio comunale il 90% del sedime aeroportuale, che ha tratto enormi vantaggi in termini di economia e di produzione del PIL, ha il dovere di essere in prima linea e assumersi l’onere e l’onore di essere capofila insieme alla camera di commercio nel definire i rapporti con l’AMS e con Ryanair. La questione è anche amministrativa se è vero, come è vero, che il Comune di Trapani non ha ancora versato i 300mila euro e soprattutto ha, più di altri comuni, “tergiversato” prendendo tempo. Un tempo che gli operatori turistici e l’economia della provincia non hanno. Damiano vuole portare il tema sul terreno dello scontro personale con l’ex sindaco Fazio, ma è una tecnica di distrazione mediatica che non gli consento di usare».
«Egli parla di fatti? Ebbene – spiega Fazio – i fatti di una chiara volontà dilatoria, i fatti che dimostrano la sua inconcludenza, e ribadisco la sua inadeguatezza ad amministrare, sono nelle parole che lui stesso ha scritto nella lettera di qualche giorno fa e precisamente del 13 luglio scorso, rivolta al Presidente della Camera di Commercio, Pino Pace (che allego al comunicato a comprova di quanto da me affermato). Una lettera nella quale chiede nell’ordine: una “copia dell’Accordo di Collaborazione tra i sindaci autenticata”, una attestazione del “permanere ad oggi della utilità derivante dalla presenza del vettore Ryanair, almeno nella misura delle pre-condizioni esistenti all’atto della sottoscrizione dell’Accordo di Collaborazione”; infine una attestazione della “permanenza delle condizioni contrattuali”».
«Come è possibile – continua il deputato regionale – formulare una richiesta di tal fatta? Damiano non è in possesso di una copia dell’Accordo e la chiede, lui dice di averla sottoscritta e rifirmata? Lui che chiede garanzie al Presidente Pace, soggetto sicuramente non legittimato quando tali garanzie dovrebbero essere insite nella volontà di sottoscrizione del contratto? Tutto questo significa aver fatto il proprio dovere? Che esempio viene dato agli altri comuni meno interessati di quello di Trapani? Se questo non è boicottaggio qualcuno mi spieghi cos’è. Questo è un fatto incontrovertibile, provato documentalmente. Un altro fatto è l’ordinanza illegittima che sposta il traffico dei pullman. Un fatto è la tardiva pulizia delle spiagge dalla posidonia. Un fatto è la condizione della città abbandonata a se stessa. Un fatto è la costante lamentazione dei cittadini trapanesi nei confronti di questa amministrazione».
«Auspico – conclude Fazio – che i consiglieri comunali restii ad approvare la mozione di sfiducia abbiano un sussulto e non rimangano inerti nel veder distruggere la città, pur di garantirsi quei pochi euro di indennità. A meno che non siano conniventi con l’azione demolitrice del sindaco Damiano contro i cittadini trapanesi. Nulla di personale contro il sindaco Damiano, ma non gli può essere consentito di travisare la realtà, a colpi di comunicati e di menzogne, e raccontare una città che è solo nella sua testa. Se ritiene che denunciare politicamente tutto questo, l’ho fatto anche in aula consiliare a viso aperto, sia arroganza… allora sì, sono arrogante e continuerò ad esserlo nell’interesse dei trapanesi».