CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Il circolo Metropolis di Castellammare del Golfo, scrive a Corrado Augias in merito alle recenti scritti apparsi su Repubblica riguardanti la Tonnara di Scopello. Ecco la lettera integrale:
Egregio Dott. Augias,
Abbiamo seguito con disappunto e sconcerto gli articoli di Repubblica dedicati alla Tonnara di Scopello, sia sulle pagine nazionali che in quelle regionali. Essi nella sostanza assumono unilateralmente le posizioni dei proprietari della Tonnara, che negli ultimi anni hanno chiuso l’accesso al mare e al tratto demaniale facendo pagare un biglietto d’ingresso, privatizzandoli di fatto per motivi di profitto mascherati da nobili intenti di conservazione dello storico complesso architettonico. In particolare i Suoi interventi, soprattutto l’ultimo, contribuiscono a trasmettere un’immagine non veritiera della vicenda, fin dal titolo del 07/07/15 (“La Tonnara contesa”). Non è infatti la Tonnara l’oggetto del contendere, ma il diritto di libero accesso al mare e la sua pubblica fruizione, riconosciuti costituzionalmente e anche dal diritto di navigazione.
In particolare:
– Non è vero che non esiste la fascia demaniale come asserito dai proprietari;
– Non è vero che le sentenze favorevoli ai proprietari riguardano il diritto di accesso in sé. Inoltre la relazione della Soprintendenza di Trapani, su cui si è basato il giudizio del CGA, favorevole ai proprietari, può essere controbilanciata dalla nota del Servizio VAS/VIA dell’Assessorato Territorio Ambiente, di segno opposto;
– Non è vero che le posizioni dei proprietari sono sostenute dagli ambientalisti, ma solo da qualche singolo esponente, infatti più di 15 associazioni ambientaliste locali, e noi tra queste, più vari partiti si sono battuti negli anni per garantire il libero accesso al mare con varie iniziative, culminate nella raccolta di quasi 5000 firme;
– Non è vero che il Comune di Castellammare vuole requisire la struttura, come è stato lasciato intendere, ma è vero solo che, in assenza di disponibilità a trattare da parte dei proprietari, è disposto anche a requisire la sola via di accesso al mare per ripristinare un diritto negato. (A tal proposito val la pena ricordare che l’accesso al mare è stato da sempre praticato, come dimostrano le decine di testimonianze scritte, raccolte negli ultimi anni). A noi tutti preme la conservazione e il decoro del bene architettonico e del sito nel suo complesso, che non vengono attualmente garantiti come dimostrano le foto in allegato. Siamo per la regolamentazione degli ingressi (per esempio il numero chiuso) che però segua altre modalità e sia garantito dall’ente pubblico.! L’insinuazione che l’azione del Sindaco di Castellammare, sostenuta tra l’altro da una mozione di indirizzo del Consiglio Comunale votata all’unanimità, sia dettata da chissà quali interessi, rimane tale: una volta tanto che l’Ente pubblico si decide a fare il suo dovere, cioè difendere un diritto pubblico da pretese privatistiche, viene bacchettato sulla base di un generico e infondato sospetto, invitato a interessarsi d’altro, a non disturbare il manovratore e ad apparecchiare “una cerimonia di ringraziamento”, sobria per carità, ai proprietari della Tonnara che, poverini, nonostante i 70.000 ingressi l’anno a 3 euro cadauno, gli affitti dei locali per matrimoni, catering, set cinematografici, foto a pagamento, etc.., con qualche ragionevole dubbio sul possesso e la regolarità delle autorizzazioni (su cui per altro è in corso un’inchiesta) hanno bisogno di sostegno e conforto.
Forse sarebbe stata opportuna da parte Sua una maggiore prudenza, ascoltando magari qualche altra campana.
Circolo Metropolis Castellammare