Scippi a Santa Ninfa: arrestati tre giovani mazaresi

posto-di-blocco-dei-carabinieriCASTELVETRANO – Una fruttuosa operazione di contrasto ai reati contro il patrimonio è stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Castelvetrano in piena notte la scorsa domenica con l’arresto di tre pregiudicati mazaresi.

A seguito di articolate attività di indagine condotte dai militari delle Stazioni CC di Partanna e di Santa Ninfa successivamente ad alcuni di scippi avvenuti a Santa Ninfa, si è giunti all’identificazione dei tre malviventi, tutti pregiudicati e residenti a Mazara del Vallo, ritenuti autori di due furti con strappo e destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Sciacca su richiesta della Procura saccense.

Si tratta di Memeti Nebi, 18 anni, Njim Ramzi, 24 anni, e Fiume Francesca di 25 anni, tutti con vari precedenti specifici a loro carico.

Il mese scorso due anziane di Santa Ninfa avevano denunciato di aver subito uno scippo durante il pomeriggio da parte di due giovani che poi si erano allontanati con una Lancia y, a bordo della quale vi erano altri complici ad attenderli. I due malviventi avevano sottratto le collane che le due donne indossavano, strappandole repentinamente dal collo delle stesse.

Allertati i carabinieri, sono immediatamente scattate le ricerche dei soggetti e, dopo qualche minuto, l’autovettura è stata intercettata e bloccata dal personale della Stazione CC di Partanna che ne ha identifiato gli occupanti.

Nell’occasione la refurtiva non fu rinvenuta ma i due giovani che si trovavano a bordo dell’auto furono riconosciuti dalle vittime come autori degli scippi. A bordo dell’auto vi erano anche due donne che in quella circostanza furono deferite in stato di libertà alla Procura di Sciacca.

I successivi accertamenti hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre presunti responsabili degli scippi, due dei quali erano già sottoposti a misure di divieto di allontanamento da Mazara del Vallo per analoghi fatti-reato. Il GIP presso il Tribunale di Sciacca, accogliendo la richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso un’ordinanza a carico dei tre soggetti con cui ha disposto la loro sottoposizione agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. L’ordinanza è stata eseguita nella notte di domenica dai carabinieri di Partanna e Santa Ninfa, che hanno operato l’arresto dei tre giovani malviventi, due dei quali sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Memeti Nebi si trova, invece, recluso presso la casa circondariale di Sciacca dove era già detenuto per altri fatti analoghi.

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