Da Ciullo d’Alcamo a Turi Simeti, con “Art on Loan”, sabato, grand opening del museo d’arte contemporanea di Alcamo

Staff_CreativeLabALCAMO – Anche nella terra di Ciullo d’Alcamo c’è spazio per l’arte contemporanea, e la nascita di un museo ad essa dedicato rende ancor più ricca l’offerta culturale e turistica di tutto il territorio. Sette anni per riportare il Collegio dei Gesuiti al suo splendore e un’idea vincente, il Creative LAB, progetto finanziato con fondi europei e condotto in partnership con l’Università di Palermo, il Comune di Alcamo e cooperative locali, per trasformarlo in un’importante istituzione d’arte contemporanea.

“Art on loan” è il titolo della prima mostra che sarà inaugurata sabato 28 febbraio nella struttura seicentesca che già ospita la biblioteca comunale. Ingresso libero, dalle ore 18,00, da piazza Ciullo. A precedere la grand opening il convegno dal titolo “Nuove pratiche d’arte” che si terrà al centro congressi Marconi (corso VI Aprile, 119), dalle ore 9,00 alle 17,00. Presenti i maggiori riferimenti siciliani del settore: Passareddu Artist Residency, Farm Cultural Park, Divinazioni, Dimora OZ, Museo Riso – Sportello Sacs, Ecomuseo – Mare Memoria Viva, N38E13, Site Specific, Museo temporaneo Giovanni Bosco di Zep.

CARLA ACCARDI,Vasi in ceramica invetriata, 1994A moderare l’incontro Giusi Diana del “Giornale dell’arte” di Torino. Presenti l’assessore regionale dei Beni culturali, Antonio Purpura, il rettore dell’università di Palermo, Roberto Lagalla, il sindaco di Alcamo, Sebastiano Bonventre e l’assessore alla Cultura, Selene Grimaudo. Ad aprire i lavori sarà Alessandra Badami, responsabile scientifico dell’università di Palermo per il Creative LAB.

“Art on loan”, è la prima mostra del museo d’arte contemporanea di Alcamo, curata dal direttore artistico Enzo Fiammetta, con il suo significato letterale di “arte in prestito”, riempie il nuovo museo con opere appartenenti ad importanti istituzioni culturali dedicate all’arte contemporanea siciliane, come la Fondazione Orestiadi di Gibellina, e di altre regioni italiane, componendo per Alcamo un ordinamento scientifico originale articolato in tre sezioni allestite all’interno delle celle del Collegio.FRANCESCO ARECCO, Mappae Mundi, 2014

La prima sezione è “La luce e il suo opposto. Il bianco, il nero e le ombre”. Prende spunto dalla presenza dello scultore Giacomo Serpotta ad Alcamo, con opere come quelle di Turi Simeti, tridimensionali e a metà tra pittura e scultura. Simeti, alcamese, è uno tra i più importanti rappresentanti dello “Spazialismo” in Italia. “La scrittura, i segni e il suono della parola” è la sezione legata alla figura di Ciullo D’Alcamo, autore duecentesco del Contrasto, prima opera in volgare italiana. Al suo interno le “cancellature” di Emilio Isgrò, le ceramiche di Carla Accardi, le “calligrafie” del tunisino Nja Madaoui e opere dell’algerino Hakim Abbaci e di Alighiero Boetti. La terza sezione intitolata “Fiber art: la superficie morbida” è un omaggio alle ricamatrici di Alcamo e ospita anche l’artista britannica Yvonne Kohler.

HAKIM ABBACI,Scritture S.N.,2003«Ciullo D’Alcamo, Serpotta e la tradizione del ricamo – sottolinea Enzo Fiammetta – sono uno spunto per legare la storia all’arte contemporanea. Lo stesso corridoio costituisce una sezione della mostra chiamata simbolicamente “Attraversamenti”. Propone artisti che si confrontano sul tema del superamento di un limite, che sia fisico, geografico o mentale come Alfonso Leto, Toti Garraffa, Carlo Lauricella, Andrea Cusumano, con le loro istallazioni e pitture. E in riferimento al tema delle migrazioni c’è la video istallazione dell’americana Susan Kleinberg sui messicani che tentano di attraversare il confine con l’America».

 

 

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