Ennesimo sequestro di sigarette di contrabbando da parte delle Fiamme Gialle

unnamed (2)MAZARA DEL VALLO. Dopo il sequestro di un peschereccio di oltre 30 metri con a bordo oltre 250 Kg di sigarette di contrabbando operato nei giorni scorsi dai militari della Guardia di Finanza di Mazara del Vallo in collaborazione con personale della locale Dogana, hanno proceduto ad un secondo sequestro importante. Questa volta si tratta di un peschereccio battente bandiera tunisina.

Sono state sequestrate circa 374 stecche di sigarette, abilmente occultate all’interno di vari scompartimenti ricavati nei locali dell’imbarcazione, ed oltre 16000 litri di carburante. Nel corso delle operazioni doganali di rito i finanzieri ispezionando il peschereccio hanno rinvenuto numerose stecche non dichiarate riportanti la marca “PINE BLU”.

A quel punto è scattata la perquisizione dell’intera imbarcazione, che ha consentito di rinvenire diverse centinaia di pacchetti di sigarette di varie marche (MARLBORO GOLD, MARLBORO ROSSE, AMERICAN LEGEND, PINE BLUE, 20 MARS INTERNATIONAL,THE KING GOLD), ingegnosamente nascoste dall’equipaggio del peschereccio e destinate ad alimentare il mercato dell’intera Provincia di Trapani. Se immessi in vendita i 75 kg di sigarette avrebbero fruttato ai contrabbandieri oltre 25.000 euro. Anche questa volta l’intervento tempestivo delle Fiamme Gialle ha bloccato i contrabbandieri al porto di Mazara del Vallo, a distanza di pochi giorni dal sequestro di oltre 250 kg di sigarette.

Le indagini hanno anche evidenziato che il carburante imbarcato era decisamente superiore a quello dichiarato all’arrivo nel porto mazarese, i finanzieri di concerto con il personale della Dogana, hanno così sequestrato oltre 16000 litri di carburante destinato probabilmente al consumo in frode.

Sei persone dell’equipaggio, compreso l’armatore, sono state denunciate all’A.G. di Marsala per contrabbando.

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.