Blocco della spesa ad Alcamo. L’Assessore Manno contesta Luppino

Antonino MannoIn merito al blocco della spesa, disposto dal dirigente dei servizi finanziari Sebastiano Luppino, senza aver ritenuto opportuno – commenta l’Assessore Manno – approfondire la questione preventivamente con chi scrive…., verificato che l’assessore scrivente non riceve informative di nessun tipo e che la relazione posta a base del blocco della spesa (provvedimento che ha un grave impatto sulla gestione del comune di Alcamo) non reca nessun dato previsionale numerico basandosi su previsioni definite verosimili tutte rimesse alle capacità previsionali e alla discrezionalità assoluta del dirigente (che l’assessore sottoporrà personalmente a verifica sulla esclusiva base di idonea documentazione che il dirigente dovrà fornire), con la presente si contesta la legittimità di tale decisione e se ne chiede l’immediato ritiro in autotutela, rimanendo in capo al dirigente tutte le responsabilità conseguenti a tale grave provvedimento, che appare fondato su motivazioni esclusivamente asserite e non dimostrate in alcun modo.

Nella lettera l’Assessore all’Economia Manno, chiede al dirigente diffidato di consegnare entro 5 giorni lavorativi dalla presente:

–         Prospetto da cui si evince: saldo di cassa al 24/12/2014, incassi prevedibili e certi al 31/12/2014, spese prevedibili e certe al 31/12/2014 che si tramuteranno in movimenti da cassa in entrata e in uscita, gli stessi data  proiettati al 15/01/2014 ed al 31/01/2014;

–         consegna di idonea documentazione atta a dimostrare gli incassi della TASI 2014 – TARI 2014 PRIMA RATA – IMU 2014;

–         dimostrazione degli incassi derivanti da imposta di pubblicità degli ultimi tre anni, quote incassate e riversate dal concessionario, rendicontazione completa;

–         copia cartelle esattoriali per un totale di 53.000 euro circa, affinchè lo scrivente provveda ad inviarle personalmente alla Procura della Corte dei Conti.

Decorsi 5 giorni lavorativi infruttuosamente si attiveranno idonee azioni dirette a vanificare gli effetti giuridici di tale infondato provvedimento. Il segretario generale è invitato a sanzionare il suddetto dirigente in caso di inadempimento entro il superiore termine di 5 giorni lavorativi.

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