Donare o regalare?

Nessun regalo è troppo piccolo da donare, e nemmeno troppo semplice da ricevere, se è scelto con giudizio e dato con amore.”
Franz Kafka

ti-dono-il-mio-cuoreCi avviamo verso il periodo in cui città, negozi e luoghi di ritrovo si riempiono di decorazioni e rimandi al Natale. Puntuale arriva il ricordo, e a volte l’incubo, della corsa al regalo per parenti e amici cercando di far coincidere budget e gusti, tanto di chi dona quanto di chi deve ricevere il regalo.

Dietro l’usanza di scambiare doni o di farne si nasconde una fitta rete di significati e simboli più o meno noti esplicitamente. Donare, intanto, è diverso da regalare in quanto implica un modio di dare all’altro giusto per il gusto di farlo, senza sacrificio nè richiesta di ricompensa. Regalare, invece, etimologicamente deriva da “dono al re”, ed è vincolato all’aspettativa di qualcosa in cambio, di un ritorno più o meno paritario.

Culturalmente il Natale, ma probabilmente anche le altre ricorrenze come i compleanni o le feste in genere, hanno perso quella parte genuina e sana del donare per il piacere di dare agli altri, e hanno sempre più acquisito la forma del regalo legato al valore economico. Così si tende a contraccambiare con regali di un valore simile a quello ricevuto e spesso si stabilisce l’entità del dono in base alla necessità di non sfigurare con l’altro piuttosto che guidati dal buon senso.

Regalare è diventato, ormai, un modo per sostituire presenza e affetto con oggetti e gadget che per quanto affascinanti e utili rimangono freddi testimoni di un legame esistente ma spesso affievolito o caratterizzato da incontri fuggevoli e frenetici. Difficile stabilre, poi, se davvero un dono può essere  fine a se stesso e nato per puro spirito altruistico poichè il dono, di per sè, implica un sottolineare un legame esistente dove l’altro in qualche modo può sentirsi debitore verso il donatore.

Approfittando della crisi economica, ma anche della necessità di ritrovare calore e vicinanza nelle persone vicine, per le prossime feste potrebbe essere significativo donare agli altri il nostro tempo e la nostra presenza e magari un regalo di valore minore ma più sentito, e non un semplice sostituto della nostra persona.

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Simona De Simone
Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.