T.H. Alcamo, dopo l’iniziale equilibrio, perde il match contro il Fondi

Pietro Stabile TH AlcamoPer 35 minuti una buona T.H. Alcamo, tiene testa al Fondi, tra le formazioni più forti del campionato di A/1, poi la forza dei laziali ha avuto la meglio.

Esperienza e forza fisica stanno dalla parte del Fondi ma la T.H. Alcamo per tutto il primo tempo ha dato l’impressione di giocarsela alla pari pur avendo nel sette base tre ’97: il portiere nazionale Gabriele Randes, l’ala terzino Salvatore Cruciata e il pivot Pietro Stabile.

Poi il ’96 Francesco Mule’ per non Parlare di Vincenzo Randes fresco 15 enne, in campo per più di 40 minuti all’ala sinistra e autore di 2 reti e di una prova di buon livello.

Premessa doverosa per dimostrare ancora una volta come questa T.H. Alcamo sia sulla strada giusta e, nonostante la giovanissima età dei suoi giocatori, sia riuscita a tenere testa a un Fondi destinato a giocare la poule Scudetto e la finale a otto di coppa Italia.

Partita condizionata nel primo tempo dalla direzione arbitrale del duo catanese Politano – Reale, che ha preso spesso decisioni errate che hanno finito per danneggiare proprio la formazione di casa.

In questo inizio stagione si è sempre avuta la sensazione di come i fischietti siciliani chiamati a dirigere le partite interne della T.H. Alcamo soffrano di una sorta di sudditanza psicologia al contrario.

Nonostante tutto una bella T.H. Alcamo va sotto dopo 21 minuti di gioco sul 11-4 , poi in 10 minuti rientra in partita per chiudere il primo tempo sul 12 – 16 per il Fondi. Poi nella ripresa cinque minuti di equilibrio, con T.H. ALCAMO sotto di tre in due occasioni, 13 – 16 e 15 – 18. Alcamo sciupona, con errori al tiro che vanificano il meno due.

È l’inizio della fine con un terribile parziale di 11 – 0 in sette minuti e non servono due time out di Benedetto Randes ad arginare un Fondi che va sul velluto. Si chiude una partita che sembrava potesse essere equilibrata fino alla fine.

Otto minuti dove gli attuali limiti della TH sono stati amplificati: frenesia nel gioco a difesa schierata quando la squadra va sotto di qualche rete, errori al tiro con conclusioni agevoli a sei metri  e palle perse in maniera troppo ingenua.

Questi i limiti di una squadra che è destinata a crescere, a cui si può solo rimproverare il fatto di aver smarrito la via del gioco controllato, cercando, come in questo caso, una sconfitta con uno scarto meno pesante di un 23 – 42 finale, troppo pesante per quanto visto nei primi 35 minuti di gioco.

Sabato sfida in terra di Puglia con il Conversano, tre punti in classifica come la T.H. Alcamo, ma con la motivazione dei pugliesi di fare bottino pieno dopo la bella vittoria nella capitale contro la Lazio.
La T.H. ALCAMO è quindi chiamata quindi a un match di livello finalmente per tutti i 60 minuti.

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