A breve partirà il censimento dell’Amianto ad Alcamo per tutelare la salute pubblica

amiantoALCAMO. Inizierà a breve il censimento dell’amianto presente sul territorio di Alcamo nelle disponibilità di soggetti pubblici e privati. Il Comune di Alcamo da il suo contributo al censimento, in base alle “norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto” presentate dalla Regione Sicilia (GURS 9 Maggio 2014) che obbliga  tutti i soggetti pubblici e privati proprietari di edifici, siti, impianti, mezzi di trasporto, manufatti e materiali con presenza di amianto a darne comunicazione all’ARPA territorialmente competente, indicando i dati relativi alla presenza di amianto.

Sul territorio alcamese, infatti, tantissime sono le strutture o gli edifici che utilizzano tale materiale che, se non sottoposte a controlli o trattamenti, possono generare conseguenze gravi sulla salute della cittadinanza.

L’amministrazione alcamese per agevolare il censimento, in quei casi dove non sia stata fatta comunicazione all’ARPA, offre la possibilità a famiglie e imprese di compilare il modulo presente sul sito di alcamo e inviarlo all’indirizzo del comune ambiente.alcamo@pec.it entro il 19 ottobre 2014. Sarà cura, successivamente, dell’amministrazione comunale, allo scadere dei termini, raccogliere tutte le segnalazioni per la trasmissione all’organo competente.

Per l’Assessore all’Ambiente Salvatore Cusumano, questo è uno dei tanti passi in cui l’amministrazione si sta impegnando per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente. “Da tempo – dichiara l’Assessore – grazie alla fiducia e all’attenzione riposta dal Sindaco,  stiamo impiegando le nostre energie e le nostre risorse per la tutela del territorio e della salute pubblica. Dopo aver effettuato la mappatura, punteremo ad andare incontro ai cittadini che intendono smaltire l’amianto attraverso delle agevolazioni“.

La legge regionale prevede, infatti, anche un fondo di circa 2 milioni di euro annuo, per lo smaltimento dell’amianto. Questi fondi verranno utilizzati in prima istanza per le strutture pubbliche e la parte restante verranno messe a disposizione dei privati.

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