Durante l’incontro in Prefettura, avvenuto giovedì scorso, con i gestori delle strutture straordinarie di accoglienza presenti sul territorio trapanese, che ospitano circa 2500 persone richiedenti asilo, oltre alle modalità delle convenzioni e dei percorsi di collaborazione, sono state rese note due importanti novità. Entrambe riguardano la chiusura dei centri governativi presenti sul trapanese: il CARA di Salinagrande e il CIE Serraino Vulpitta.
Grande soddisfazione è stata espressa, nel corso dell’incontro, in merito ai recenti interventi normativi che hanno permesso l’aumento del numero delle Commissioni Territoriali, riducendo così maggiormente i tempi di attesa per gli ospiti.
Per il movimento politico Trapani Cambia occorre, adesso, non trascurare il bene dove era dislocato il Serraino Vulpitta e riconsegnarlo alla città.
Chiediam0 – scrive il movimento Trapani Cambia – che ritorni alla città con lo scopo per cui era stata donata la struttura: come luogo di accoglienza per chi non ha niente, per chi non ha una casa. Trapani vive una emergenza legata alla povertà che non ha precedenti. Ci appelliamo al senso di comunità che chi amministra la città dovrebbe avere. Trapani non può permettersi un altro luogo abbandonato.