L’Ipab di Castellammare riponde alla De Luca

ipabCASTELLAMMARE. Continua il botta e risposta tra il M5s e il commissario dell’Ipab Regina Elena di Castellammare del Golfo, dopo l’interpellanza presentata sulle presunte irregolarità della gestione commissariale. Questa volta, oltre ad un comunicato del M5s Castellammare del Golfo intervengono anche i lavoratori dell’Ipab con un proprio comunicato che smentisce le affermazioni rilasciate nei giorni scorsi dalla De Luca. In primo luogo, il MoVimento 5 Stelle di Castellammare del Golfo vuole far sentire la voce dei lavoratori dell’Ipab Regina Elena, che da anni vedono alternarsi commissari nominati dalla politica, denunciando gestioni disastrose.

“Il M5S Castellammare del Golfo si adopererà a qualsiasi livello per tenere i riflettori puntati su questa vicenda, ultimo atto è proprio l’interpellanza della nostra portavoce all’Ars Valentina Palmeri”. Così gli attivisti Cinquestelle del comune nel Trapanese. Intervengono anche le lavoratrici dell’Ipab che ribattono punto per punto le affermazioni della De Luca:

“La parlamentare Valentina Palmeri, si legge nel comunicato, si è espressa come portavoce delle lavoratrici dell’Ipab e l’interpellanza è stata elaborata di concerto con le stesse. Le informazioni sulla coop. Letizia non sono faziose ma documentate su internet in diversi quotidiani on line. Ci chiediamo chiedono come mai, consapevoli che l’emergenza immigrati poteva essere un’opportunità per le casse dell’Ipab, il servizio sia stato affidato   a una cooperativa a titolo gratuito; considerato anche che l’Ente dispone sia dei locali sia del personale, che sarebbe stato ben più disponibile a prestare il proprio servizio per l’Ipab piuttosto che per una coop. privata. Questi servizi non dovrebbero essere assegnati con gare d’appalto? Le ATS non dovrebbero funzionare a percentuale e non a personale”.

“Se siamo state – proseguono le lavoratrici – come dice la dott.ssa De Luca, senza fare “niente”, sicuramente la responsabilità è da ricercare nelle varie amministrazioni che si sono succedute; da parte nostra le denunce non sono mai mancate e le stesse ci si sono sempre rivolte contro. In ordine alla retribuzione, la De Luca non ha ricevuto nessun corrispettivo non perché sia ‘brava e buona’, ma perché non solo dimentica che il personale avanza oltre 60 mesi di stipendio, ma soprattutto durante il suo mandato non è stata in grado di pagare neanche una mensilità, nonostante ne avesse garantito uno al mese per almeno un anno”.

Infine “viene precisato che, a scanso di equivoci, l’accordo è stato fatto tra la Dott.ssa De Luca e i sindacati perché, come risulta dal verbale del 13 maggio scorso, non essendo i lavoratori d’accordo con questo tipo di contratto, il Commissario non ha ritenuto opportuno convocare e sentire il personale interessato. Quest’ultimo si è trovato obbligato a cancellarsi immediatamente dal proprio sindacato in quanto non è stata presa in considerazione la loro situazione di svantaggio. Inoltre, le lavoratrici, nonostante la loro situazione economica, sono state costrette a rivolgersi ad un legale per vedere tutelati i propri diritti. Considerato che tutto il percorso intrapreso è stato condiviso con l’Amministrazione comunale di Castellammare del Golfo, perché il Commissario non costituiva l’ATS con l’Amministrazione comunale di Castellammare del Golfo? Forse avrebbe avuto più senso”.

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