Alcamo: la chiamavano Far West

corso strettoALCAMO. Un’idea buona, ma che per essere attuata ha forse bisogno dell’esercito? Ancora una volta si torna a parlare di Corso Stretto, tratto tra Piazza Bagolino e Piazza Ciullo, modificato per creare una zona semi-pedonale, per cui è stata eliminata la fila di posteggi che un tempo costringevano la gente a passeggiare sul piccolo “marciapiede”.  La zona ha suscitato diverse polemiche, ma ha effettivamente agevolato la camminata in quella zona. In questo senso, l’amministrazione ha più volte ribadito l’intenzione di creare un’area completamente chiusa al traffico, condizione ideale per far progredire la città verso un’idea più sana e vivibile del Centro storico.

Di fatto, però, tutto questo non sta avvenendo: non è bastato, infatti, apporre i cartelli di divieto di sosta e far partecipare la cittadinanza a manifestazioni organizzate per valorizzare e animare questo tratto. La realtà vede una completa e totale libertà da parte dei cittadini che, incuranti delle regole stradali, si ostinano a posteggiare in questa misera striscia di strada che sembra essere di vitale importanza, ma che obiettivamente non lo è (a meno che Alcamo non sia diversa dagli altri paesi). In particolar modo dopo la Festa della Madonna i posteggi non autorizzati sono stati invasi da chi non si è minimamente sentito controllato da un corpo di Polizia Municipale poco attento. Ed ecco allora il Far West alcamese che necessita in maniera assoluta di controlli ferrei e capaci di gestire una popolazione incurante delle regole.

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