Intervista a Roberto Calvaruso sul futuro del PD ad Alcamo

Calvaruso Roberto ALCAMO. Intervista a Roberto Calvaruso, esponente dei renziani alcamesi in direzione regionale del PD. Oltre a Calvaruso, per la città di Alcamo, fa parte della direzione del partito regionale solamente l’ex assessore Gianluca Abbinanti.

1) Ad Alcamo il PD ha registrato alle scorse elezioni europee un risultato in crescita rispetto alle ultime elezioni regionali, passando da oltre tremila preferenze a cinquemila. Come commenta questo risultato?

Ritengo che il risultato elettorale di Alcamo alle Europee possa avere due chiavi di lettura: la prima è data dall’effetto a cascata del dato Nazionale: il premier Renzi ha costituito la vera novità nella politica nazionale e il cambiamento che vuole imporre nell’economia,in Europa, nella pubblica amministrazione, nella scuola, nelle Istituzioni e nella società nel suo complesso, vengono apprezzate dall’elettorato che non ha bisogno di populismo ma di speranza e di leader che hanno voglia di spendersi per il bene comune, come si suol dire mettendocci la faccia. L’altra chiave di lettura può senz’altro essere data dal fatto che viene percepito dall’elettorato alcamese la presenza di un gruppo sempre più numeroso che vuole rinnovamento e discontinuità.

2) Comunque ad Alcamo il PD, non conferma il trend nazionale, rimanendo il secondo partito dietro al movimento cinque stelle. La passata gestione del PD del Senatore Papania e dell’ex Sindaco Giacomo Scala sono ancora un freno la crescita del partito. Avvertite l’esigenza di rinnovamento?

Mi sembra comunque che il movimento 5 stelle rispetto alle scorse regionali, è in netto calo nonostante resti il primo partito e nonostante abbia avuto in lista un Alcamese a cui rinnovo l’augurio di buon lavoro. Il ns. dato ( 31% ) è, come ricordava prima, un segnale inequivocabile di rinnovata fiducia al PD i cui sforzi di cambiamento sono ormai sotto gli occhi di tutti; ma la strada da percorrere è ancora lunga. Se vogliamo semplificare, non possiamo andare avanti con la testa rivolta all’indietro.

3) Il gruppo alcamese che dal primo momento ha seguito il premier Matteo Renzi, è cresciuto notevolmente rispetto alle fasi iniziali e molte sarebbero le forze politiche riformiste e i cittadini pronte ad aderire al progetto renziano. Come agirete in tal proposito?

Per onestà devo dire che il ns. gruppo che fa riferimento a Renzi non sta nascendo oggi ma c’era anche quando abbiamo perso le primarie per la leadership del partito. Noi siamo aperti ai gruppi, alle associazioni ed ai singoli purchè portino idee nuove e nuovi progetti; tengo a sottolineare che il nostro gruppo è composto per la maggior parte da giovani che stanno producendo un grande sforzo di aggregazione. Il futuro è dei giovani ed il cambiamento si realizza attraverso di loro.

4) Quali priorità avvertite nella città di Alcamo?

Mi pare che la priorità sia il lavoro, lo sviluppo economico del territorio nella legalità e la vivibilità della nostra Città; si è vero ci sono molti altri problemi, ma riallacciandomi al ragionamento di prima, quando si legge che la disoccupazione giovanile è vicina alla soglia di non ritorno che può produrre problemi sociali molto seri, non si può rimanere con le mani in mani: questa è la priorità delle priorità.

5) Cosa avete fatto finora?

La nostra azione è stata rivolta sia all’interno del PD per assicurare un vero cambiamento; ora abbiamo una Reggenza che sta lavorando bene per portare il partito al congresso e dove le idee prevalgano sulle tessere e sulle componenti mirando all’Unità del Partito come obbiettivo primario, sia nella società e nelle istituzioni: abbiamo, per esempio presentato, tramite il Consigliere Alessandro Longo, una mozione sul lavoro giovanile che avendo avuto l’apprezzamento pressocchè unanime resta fermo inspiegabilmente.

6) Siete l’unica componente che non fa parte della giunta Bonventre. Avete chiesto più volte di cambiare verso all’amministrazione alcamese, cosa volete nello specifico?
Per fare politica non credo sia indispensabile avere poltrone assessoriali; noi non ne abbiamo mai chieste e comunque il metodo del bilancino non ci riguarda. Tuttavia ora posso dire che gli assessori del PD siano, con il nuovo corso che vogliamo imprimere, anche nostri assessori anche se non abbiamo partecipato, per esserne stati esclusi, al momento della condivisione di tali scelte. Credo piuttosto che oggi dobbiamo chiedere un programma di rilancio al Sindaco dell’attività amministrativa in quattro o cinque punti mettendo le priorità di cui parlavamo prima.
7) Alla luce della recente indagine della Procura di Trapani sul presunto voto di scambio, che vede coinvolto il Senatore Papania, e la riammissione del CGA al riconteggio delle schede del ballottaggio alle scorse amministrative, qual’è la vostra posizione?
Credo che il riconteggio delle schede, purchè si faccia presto, porrà fine a un tormentone durato per troppo tempo. La verità, qualunque essa sia, non può rimanere sospesa per l’intero mandato. Per quanto attiene l’altra vicenda, mi sembra che la società nel suo complesso mostri gravi patologie che talvolta toccano anche il PD, per fortuna non nel suo complesso compromettendo il sistema partito, ma in alcuni singoli. Il Partito Democratico, anche dalle ultime elezioni europee, viene percepito dall’elettorato come lo strumento utile che ci porti fuori dalla palude e dalla crisi, pertanto è un bene da salvaguardare; ben venga la posizione netta del Presidente Renzi riguardo a corruzione e malaffare; non credo sia giusto praticare lo sport di anticipare le sentenze. Il corpo del partito è sano e se qualcuno sbaglia dovrà pagare; ma ciò è la Giustizia che dovrà accertarlo.

8) Stiamo per arrivare a metà mandato dell’amministrazione alcamese. Siete pronti per prendere le redini del centrosinistra ad Alcamo?

Credo che questo debba essere il nostro obbiettivo politico; con i nostri giovani e con le nostre idee ci candidiamo imprime un cambiamento vero alla politca tentando di fare a livello locale quello che Renzi sta realizzando a livello nazionale. E’ un progetto ambizioso ma abbiamo l’obbligo morale di provarci.

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