Gianluca Abbinanti a tutto tondo sulla politica e sul PD alcamese

abbinantiIntervista all’ex Assessore del Comune di Alcamo, Gianluca Abbinanti, attualmente componente della direzione regionale del PD in Sicilia. Ecco la nostra intervista.

1) Secondo lei, questa nuova giunta è in grado di rappresentare una svolta per la città di Alcamo?

Sicuramente si, per due ragioni: in primo luogo perchè sono state individuate persone competenti e qualificate per il ruolo e la delega che è stata loro attribuita; in secondo luogo perchè il connubio esperienza, sinonimo di garanzia, non vale sempre a 360 gradi perchè talvolta l’inesperienza amministrativa può essere colmata da un bagaglio umano acquisito in contesti socio-culturali diversi ma non meno importanti dei luoghi della politica.

2) Cosa recrimina al Sindaco Sebastiano Bonventre ?

Sarò testardo ma quello che gli rimprovero è il fatto di non essersi messo in aspettattiva dal suo lavoro (mantenendo solo l’impegno all’Università); la sua presenza sia in qualità, sia in quantità è fondamentale per portare avanti con determinazione l’attività amministrativa… Speriamo!!! non è mai troppo tardi!!

3) Alcuni sostengono che almeno due degli assessori in giunta siano direttamente sua espressione. E’ Così?

L’affermazione è molto forte e connotata da un linguaggio che non appartiene alla mia cultura, alla mia idea di politica e di squadra. Però, rivendico con orgoglio, la stima e l’amicizia che mi lega ad alcuni componenti della nuova giunta e di aver contribuito in maniera importante al “cambio di passo”, rivendicando con forza questa nuova idea di Politica e di amministrazione all’interno del mio partito e mantenendo costante il contatto sia con il Sindaco, che con gli alleati. A mio avviso siamo riusciti nell’intento, anche se non tutti hanno capito. All’atto delle mie dimissioni ho scritto che avrei fatto certe cose da “ex” e da militante PD e state tranquilli che le farò … questa era una di quelle.

4) Di recente è stato nominato in direzione regionale del PD. Che ne pensa dell’esperienza Crocetta?

Ritengo che poteva essere un’esperienza funzionale ad innovare la politica siciliana e a coniugare Legalità e Sviluppo; sottolineo poteva, perchè se all’ annunciata rivoluzione non fanno seguito le riforme, i proclami si trasformano in macelleria sociale mietendo vittime nella parte più debole della società che invece attende risposte concrete ai bisogni primari di vita. Voglio citare alcune delle riforme che mi vengono in mente: quella sui servizi sociali la cui legge, la 22 è datata 1986, la 163 del 2006 legge sugli appalti è deficitaria, la legge 24 che regola la formazione professionale è del 1976. Quindi si’ alla rivoluzione, sì al ripristino della legalità, ma non si possono lasciar passare i mesi parlando di riforme, perchè i tempi della politica non sono i tempi dei bisogni della gente, soprattutto in periodo di crisi in cui sono ancora più acuiti e sfociano in casi di assoluta disperazione. La responsabilità di ciò è a mio avviso da attribuire in buona parte ad una squadra di governo inadeguata aggravata da una governance pubblica fatta di incarichi dettati più da lottizzazioni politiche che dalle capacità manageriali dei dirigenti incaricati. Prima Crocetta interviene è meglio sarà  per tutti.

5) Oltre a lei in direzione regionale c’è l’alcamese renziano di “prima mano” Roberto Calvaruso è pronto a collaborare con loro?

Assolutamente si. La stagione dei congressi è finita adesso dobbiamo a mio avviso lavorare tutti insieme per creare un partito forte ed unito che possa ritrovare il rapporto con in cittadini su idee e progetti e sopratutto essere luogo di incontro e formazione per avvicinare le nuove generazioni alla politica che, come diceva Papa Paolo VI, “E’ la più alta forma di Carità”. Quindi un deciso “no” alla politica contro “qualcuno” o attorcigliata ad eccessivi personalismi e a beghe interne al Partito ma una politica per qualcosa di importante, il futuro dei nostri figli, con al centro valori miliari come l’onesta, la legalità, la condivisione e la centralità dell’individuo per quello che “è” aiutandolo ad esprimere e a valorizzare i propri talenti.

6)Per il futuro ad Alcamo pensa che ci debba essere una svolta nel centrosinistra?

La svolta è gia in atto da tempo solo i miopi e i “giornalisti” non se ne sono accorti e il governo Renzi in questo ci sta dando una mano. Le svolte o i cambiamenti che si consumano in un giorno mi sanno tanto di Gattopardismo. Le vere svolte sono ragionate e mirano a valorizzare le risorse intellettualmente vivaci che il centro sinistra vanta nella nostra città . A tal fine il PD è pronto ad accogliere tutte le persone oneste e di buona volontà.

 

 

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Marcello Contento
Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.